kriss, opera isolata - manifattura di Giava (lama XVI o precedente, impugnatura XVII)

post 1500-ante 1599 

post 1600-ante 1699 

Keris privo di fodero proveniente da Surakarta, Giava centrale. L'impugnatura (deder o djedjeran a Giava) è di tipo tunggaksemi, e realizzata in legno secondo lo stile maraseba, lieve variazione alla tipica forma yudowinatan di Surakarta. Si possono notare due patra, maschere scolpite alla base e nel punto in cui l'impugnatura crea un angolo, ed un particolare – una piccola sporgenza – detto kuntjung. Il mendak, elemento in metallo posto alla base della lama, è decorato con minuti grani della stessa lega ed è di tipologia specificatamente giavanese. La lama è mossa da nove curve, delle quali l'ultima viene appena suggerita: molto antica, ha risentito particolarmente dell'azione corrosiva dei lavaggi rituali e periodici necessari per rinnovare la trama della damaschinatura e la potenza spirituale (tuah) che l'arma è ritenuta avere. Interessante il particolare dei fori alla base della lama che favorirebbero la meditazione in quanto considerati tradizionalmente varchi verso una dimensione ulteriore e superiore (si veda a questo proposito V. Ghiringhelli, 2007). La forma della lama, la cui elsa – breve e piuttosto dritta – non reca alcuna dentellatura sull'estremità appuntita, viene identificata come dapur djroedèh (Groneman, 2009), mentre il disegno dell'acciaio damasco con cui è realizzata appare indefinito 

kriss (opera isolata) 

0500303892 

48AA98211 

Keris privo di fodero proveniente da Surakarta, Giava centrale. L'impugnatura (deder o djedjeran a Giava) è di tipo tunggaksemi, e realizzata in legno secondo lo stile maraseba, lieve variazione alla tipica forma yudowinatan di Surakarta. Si possono notare due patra, maschere scolpite alla base e nel punto in cui l'impugnatura crea un angolo, ed un particolare – una piccola sporgenza – detto kuntjung. Il mendak, elemento in metallo posto alla base della lama, è decorato con minuti grani della stessa lega ed è di tipologia specificatamente giavanese. La lama è mossa da nove curve, delle quali l'ultima viene appena suggerita: molto antica, ha risentito particolarmente dell'azione corrosiva dei lavaggi rituali e periodici necessari per rinnovare la trama della damaschinatura e la potenza spirituale (tuah) che l'arma è ritenuta avere. Interessante il particolare dei fori alla base della lama che favorirebbero la meditazione in quanto considerati tradizionalmente varchi verso una dimensione ulteriore e superiore (si veda a questo proposito V. Ghiringhelli, 2007). La forma della lama, la cui elsa – breve e piuttosto dritta – non reca alcuna dentellatura sull'estremità appuntita, viene identificata come dapur djroedèh (Groneman, 2009), mentre il disegno dell'acciaio damasco con cui è realizzata appare indefinito 

Venezia (VE) 

0500303892 

proprietà Stato 

bibliografia di confronto: Groneman, Isaäc - 2009 

bibliografia di confronto: Ghiringhelli, Vanna - 2007