Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino (monumento ai caduti) by Boldrin Paolo (sec. XX)

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monumento ai caduti, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale
monumento ai caduti, monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino (monumento ai caduti) di Boldrin Paolo (sec. XX) 
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino (monumento ai caduti) by Boldrin Paolo (sec. XX) 
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino (monumento ai caduti) by Boldrin Paolo (sec. XX, sec. XX) 
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino (monumento ai caduti) di Boldrin Paolo (sec. XX, sec. XX) 
1929-1929 
1956-1956 
Una serie di stanti in metallo, decorati con boccioli di rosa, fiori e nastri, interrompono la lunga catena che delimita una piccola area verde. Una piccola scarpata conduce al monumento vero e proprio, costituito da diversi parallelepipedi in pietra di altezza contenuta, sui quali poggia una fascia bombata decorata con foglie di alloro e di quercia trattenute da nastri. La fascia è interrotta, su tutti e quattro i lati, da blocchi di pietra, sui quali sono inserite lapidi in marmo con incisi i nomi dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, ad eccezione del lato posteriore del monumento, privo di lapide. Le borchie in bronzo che trattengono queste tre lapidi sono simili a quelle presenti nelle lastre riservate alla dedica, sulla fronte, e ai caduti della Grande Guerra, sui restanti tre lati. Queste lapidi sono inserite nel corpo centrale del monumento, composto da un alto parallelepipedo in pietra. Sulla sommità del monumento si trova il gruppo scultoreo raffigurante il soldato che protegge una madre con il suo bambino 
monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale (monumento ai caduti) 
00406214 
05 
0500406214 
Il monumento, al momento dell’inaugurazione nell’ottobre 1929, era decorato da un gruppo bronzeo di Paolo Boldrin (L. Scardino, La terra il cui produr di rose…: cartoline e manifesti nel Polesine (1900-1960), Rovigo 1989, p. 182). L’opera venne requisita e fusa negli anni del regime, e poi sostituita con l’attuale gruppo scultoreo di analogo soggetto, attribuito a Paolo Boldrin o a Virgilio Milani (A. Nave, Virgilio Milani e la scultura del Novecento nel Polesine, Rovigo 2004, pp. 176-179). L’inaugurazione della nuova scultura risale al 4 novembre 1956 
45B : 42B742 : 47136 : 5(+2) 
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino 
Una serie di stanti in metallo, decorati con boccioli di rosa, fiori e nastri, interrompono la lunga catena che delimita una piccola area verde. Una piccola scarpata conduce al monumento vero e proprio, costituito da diversi parallelepipedi in pietra di altezza contenuta, sui quali poggia una fascia bombata decorata con foglie di alloro e di quercia trattenute da nastri. La fascia è interrotta, su tutti e quattro i lati, da blocchi di pietra, sui quali sono inserite lapidi in marmo con incisi i nomi dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, ad eccezione del lato posteriore del monumento, privo di lapide. Le borchie in bronzo che trattengono queste tre lapidi sono simili a quelle presenti nelle lastre riservate alla dedica, sulla fronte, e ai caduti della Grande Guerra, sui restanti tre lati. Queste lapidi sono inserite nel corpo centrale del monumento, composto da un alto parallelepipedo in pietra. Sulla sommità del monumento si trova il gruppo scultoreo raffigurante il soldato che protegge una madre con il suo bambino 
Allegoria del soldato che protegge una madre col bambino 
Stienta (RO) 
0500406214 
monumento ai caduti 
proprietà Ente pubblico territoriale 
bronzo  marmo  pietra 

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