stemma gentilizio (rilievo, opera isolata) - ambito veneto (primo quarto sec. XX)

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rilievo, opera isolata stemma gentilizio
stemma gentilizio (rilievo, opera isolata) - ambito veneto (primo quarto sec. XX) 
stemma gentilizio (rilievo, opera isolata) - ambito veneto (primo quarto sec. XX) 
(?) 1906-(?) 1912 
scudo a tacca tra motivi vegetali. Una cornice a scacchiera racchiude il tutto 
rilievo (opera isolata) 
00577570 
05 
0500577570 
il rilievo, a imitazione di stemmi gotici, è opera probabilmente moderna coeva all'edificazione dell'immobile al quale è affisso (seppure la critica d'arte lo identifichi come scultura della prima metà del XV secolo). [...] le imitazioni "erratiche" più frequenti a Venezia furono quelle gotiche. In genere si tratta di scudi gentilizi, per lo più infissi in edifici neogotici [...]. Talvolta sono copie o calchi di esemplari araldici particolarmente riprodotti [...] ma altre volte sono più o meno abili contraffazioni, spesso commissionate dai nuovi proprietari di un palazzo, le quali, anche per essere prevalentemente in pietra d'Istria come gli originali o imbiancate per solfatazione come quelli, possono ingannare facilmente esperti storici dell'arte [...] (Rizzi, 1987). Non è stato possibile identificare la casata alla quale appartenesse lo scudo per la mancanza di elementi identificativi. Con il restauro è venuta alla luce una colorazione verde nella zona sommitale del comparto. L'edificio al quale appartiene il rilievo, fatto erigere in parte (piano terra e piano primo), agli inizi del XX secolo (1909-1912), per volontà della proprietaria, la scrittrice Ernestade Hierschel Stern; è uno spiccato esempio di architettura neogotica veneziana arricchita da materiali decorativi antichi. L'incarico del progetto edilizio fu assegnato all'architetto Giuseppe Berti e all'artista - decoratore Raffaele Mainella che idearono una dimora a un piano che insiste su un portico retto da colonnine ioniche e architravi lignei. Le fondazioni del palazzo poggiano nell'area occupata precedentemente da Palazzo Malpaga, tipica costruzione gotica affacciantesi sul Canal Grande. La demolizione di tale dimora è ipotizzata verso il secondo quarto del XIX secolo; dal Catasto Napoleonico l'edificio risulta ancora abitato mentre nei due catasti successivi esso viene qualificato come area di deposito (in alcune incisioni di Dionisio Moretti appaiono solamente le mura di cinta). La palazzina con i cambi di proprietà subì delle profonde modifiche: in particolare fu soggetta alla sopraelevazione di un secondo (1927) e di un terzo piano che ne sfalsò l'immagine originaria, appesantendo nell'insieme la struttura architettonica. Nel 1970 il palazzo venne acquistato dall'Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Statale. Nel primo decennio del XXI secolo, modificata la destinazione d'uso (albergo), fu oggetto di restauro artistico architettonico 
44 A 1 
stemma gentilizio 
scudo a tacca tra motivi vegetali. Una cornice a scacchiera racchiude il tutto 
stemma gentilizio 
Venezia (VE) 
0500577570 
rilievo 
proprietà privata 
pietra 
bibliografia di confronto: Tassini G - 1970 
bibliografia di confronto: Brusegan M - 2005 
bibliografia specifica: Rizzi A - 1987 
bibliografia di confronto: Biason M. T./ Paoluzzi I - 2007 
bibliografia di confronto: Rizzi A - 1974 
bibliografia di confronto: Zucconi G - 1993 

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