allegoria della Vittoria come aquila (monumento ai caduti - ad obelisco) by Ongaro Massimiliano, Franco, Angelo (XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0500690117 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, ad obelisco, Monumento ai caduti della prima guerra mondiale allegoria della Vittoria come aquila
allegoria della Vittoria come aquila (monumento ai caduti - ad obelisco) di Ongaro Massimiliano, Franco, Angelo (XX)
allegoria della Vittoria come aquila (monumento ai caduti - ad obelisco) by Ongaro Massimiliano, Franco, Angelo (XX)
post 1920-ante 1924
Il monumento si configura come un assemblaggio molto equilibrato tra un'ara e un obelisco. La base irregolare è sottolineata in verticale dal doppio gradino e dal basamento, caratterizzzato da un corpo aggettante scolpito, posto al centro del prospetto principale. La decorazione a tralci d'alloro, nastri e spade scorre sui tre lati dell'ara, con un rimando all'antico e alla solennità classica. Al di sopra si innesta l'obelisco che alla base presenta una grande aquila in bronzo, dalle ali spiegate, come simbolo della Vittoria, circondata da una corona l'alloro. La lapidi che ricoprono il basamento riportano i nomi dei caduti nella Grande Guerra, seguendo un ordine cronologico e non alfabetico, mentre sul prospetto posteriore è inciso il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, firmato dal generale Armando Diaz. L'intera struttura è inglobata nella pavimentazione della piazza, incorniciata da una bordura a prato
Monumento ai caduti della prima guerra mondiale (monumento ai caduti ad obelisco)
00690117
05
0500690117
Non si hanno precise indicazioni circa la data di inaugurazione del monumento anche se la firma dell'architetto Max Ongaro (deceduto nel 1924) colloca senz'altro l'opera prima di questa data, all'inizio degli anni '20. Ongaro fu direttore dell'Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti e poi Soprintendente a Venezia. Non si conosce una sua attività progettuale legata ai monumenti ai caduti, ma presso l'Archivio Storico della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per Venezia e laguna, sono stati rinvenuti alcuni schizzi, posti al verso di carteggi e minute, che raffigurano proprio monumenti. L'opera è stata sottoposta ad una pulitura da parte di volontari ed iscritti alle Associazioni d'arma, in accordo con l'amministrazione comunale di San Stino di Livenza. Dopo un energico lavaggio sono stati ritoccati tutti i nominativi per renderli ben leggibili e sono affiorati i nomi dei due autori: l'architetto Ongaro e lo scultore Angelo Franco
45A3 : 54F2(+3) : 25F33(AQUILA)(+3)
allegoria della Vittoria come aquila
Il monumento si configura come un assemblaggio molto equilibrato tra un'ara e un obelisco. La base irregolare è sottolineata in verticale dal doppio gradino e dal basamento, caratterizzzato da un corpo aggettante scolpito, posto al centro del prospetto principale. La decorazione a tralci d'alloro, nastri e spade scorre sui tre lati dell'ara, con un rimando all'antico e alla solennità classica. Al di sopra si innesta l'obelisco che alla base presenta una grande aquila in bronzo, dalle ali spiegate, come simbolo della Vittoria, circondata da una corona l'alloro. La lapidi che ricoprono il basamento riportano i nomi dei caduti nella Grande Guerra, seguendo un ordine cronologico e non alfabetico, mentre sul prospetto posteriore è inciso il Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, firmato dal generale Armando Diaz. L'intera struttura è inglobata nella pavimentazione della piazza, incorniciata da una bordura a prato
allegoria della Vittoria come aquila
San Stino di Livenza (VE)
0500690117
monumento ai caduti ad obelisco
proprietà Ente pubblico territoriale
bronzo/ fusione
pietra d'Istria
marmo di Carrara
bibliografia di confronto: Vidor G.M - 2005