Il Titano e le aquile, allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a fontana, opera isolata) by Possamai Giovanni (XX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0500690164 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento ai caduti, a fontana, opera isolata, Monumento ai caduti della prima e della seconda guerra mondiale allegoria del soldato come eroe antico
Il Titano e le aquile, allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a fontana, opera isolata) by Possamai Giovanni (XX)
Il Titano e le aquile, allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti - a fontana, opera isolata) di Possamai Giovanni (XX)
ca 1921-ca 1922
Il singolare e "titanico" monumento si imposta su di un basamento marmoreo esagonale che alterna a tre vasche supportate da conchiglie, altrettante epigrafi (solo una dovrebbe essere riconducibile ai caduti della seconda guerra mondiale, si vedano le iscrizioni). Lo sviluppo del monumento nasce dalla materia grezza della pietra d'Istria che lascia emergere la figura colossale di un prigione, avviluppato e costretto in un gesto di forte tensione: sta per scagliare verso il cielo la filza di aquile bronzee alle sue spalle
Il Titano e le aquile, allegoria del soldato come eroe antico (monumento ai caduti, opera isolata)
00690164
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0500690164
Secondo quanto riferito dal sito del comune di Sernaglia ("della Battaglia" fu titolo aggiunto nel 1923) il grandioso monumento ai caduti della Grande Guerra venne realizzato tra il 1921 ed 1922 con grande concorso della cittadinanza locale, attiva sia nella realizzazione delle fondamenta, sia nel trasporto dei materiali lapidei lavorati a Solighetto, presso l'architetto Giovanni Possamai, cui fu affidata la realizzazione dell'opera. E' Marco Mondini a raccontare nel suo contributo del 2006, apparso sugli Annali Einaudi, la vicenda del concorso promosso dal comune di Sernaglia per l'esecuzione di un monumento ai caduti; la scelta della commissione giudicatrice esterna, tra i quali figurava l'importante ingenere architetto padovano Max Ongaro, ricadde sul complesso scultoreo del Titano e le aquile di Possamai, da installarsi sulla fontana civica. A poche centinaia di metri da piazza San Rocco, nel giardino sul fianco sinistro della casa municipale, è collocato il monumento agli Arditi della I divisione d'assalto (si veda scheda NCT 0500690163). Giovanni Possamai fu attivo nella realizzazione di numerosi ricordi ai caduti del territorio veneto,fra i quali si menzionano: Farra di Soligo, Falzè di Piave, Sarmede, Spresiano, Covolo di Piave, Meolo (pilo porta bandiera del 1929), oltre al monumento del suo comune natale, Pieve di Soligo, privato dell'apparato scultoreo bronzeo durante la seconda guerra mondiale
45B : 5(+2) : 12B13
allegoria del soldato come eroe antico
Il Titano e le aquile
Il singolare e "titanico" monumento si imposta su di un basamento marmoreo esagonale che alterna a tre vasche supportate da conchiglie, altrettante epigrafi (solo una dovrebbe essere riconducibile ai caduti della seconda guerra mondiale, si vedano le iscrizioni). Lo sviluppo del monumento nasce dalla materia grezza della pietra d'Istria che lascia emergere la figura colossale di un prigione, avviluppato e costretto in un gesto di forte tensione: sta per scagliare verso il cielo la filza di aquile bronzee alle sue spalle
allegoria del soldato come eroe antico, Il Titano e le aquile
Sernaglia della Battaglia (TV)
0500690164
monumento ai caduti a fontana
proprietà Ente pubblico territoriale
pietra d'Istria/ scultura
bronzo/ fusione
marmo/ scultura
bibliografia di corredo: Mondini Marco - 2006
bibliografia di corredo: Pisani Daniele - 2014
bibliografia specifica: Dall'Anese Enrico - 2006
bibliografia specifica: Mondini, Marco - 2006