reliquiario a teca - a sarcofago, elemento d'insieme - bottega italiana (secondo quarto sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0700021817 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
reliquiario a teca, a sarcofago, elemento d'insieme, Reliquiario di S. Felice
reliquiario a teca - a sarcofago, elemento d'insieme - bottega italiana (secondo quarto sec. XIX)
reliquiario a teca - a sarcofago, elemento d'insieme - bottega italiana (secondo quarto sec. XIX)
1829-1829
L'arca, col lato superiore lungo, poggia su piedi a zampa leonina sormontati da uno zoccolo, liscio in basso e decorato nella parte restante da un registro di fogliette. La cornice delle finestre sui lati, conclusa nel bordo interno da un filo perlinato, è percorsa in tutta la sua lunghezza da un tralcio sinusoidale inciso (con fogliette lanceolate lisce a risparmio sul fondo zigrinato). Cornice superiore modanata aggettante. Il corpo del santo, all'interno, è avvolto in una veste bianca con bordi e frange dorate con inserzioni nel gallone di finte pietre preziose verdi e rosse. Poggia il capo su due cuscini e tiene la palma nella sinistra, mentre l'altra mano è distesa lungo il fianco. A destra, presso i suoi piedi, sta un vaso ad anfora sormontato dal monogramma greco di Cristo
Reliquiario di S. Felice (reliquiario a teca a sarcofago)
00021817
07
0700021817
Il corpo di san Felice Martire, estratto dalle catacombe di san Callisto a Roma, fu donato dal cardinale Giorgio Doria Pamphily (come si legge nella lapide posta sulla parete della cappella, cfr. scheda 07/00021816). Un documento del 15 marzo 1829 intestato col nome di Giuseppe Perugini, praefectus ai sacrari apostolici, ne certifica l'autenticità. Il documento è conservato nella sacrestia della stessa chiesa. Lo scheletro del santo (martirizzato in giovane età nel IV secolo) è qui contenuto intero (salvo una costa) ed è stato ricoperto di cera da specialisti, verosimilmente romani. L'arca, di buona fattura artigianale, presenta un'ornamentazione di gusto neoclassico, ed è da ritenersi contemporanea alla scultura contenuta ed è attribuibile con essa all'ambiente culturale centro-italiano. Proveniente dalla chiesa di San Martino (Pira, 1847, p. 15) distrutta verso il 1878
L'arca, col lato superiore lungo, poggia su piedi a zampa leonina sormontati da uno zoccolo, liscio in basso e decorato nella parte restante da un registro di fogliette. La cornice delle finestre sui lati, conclusa nel bordo interno da un filo perlinato, è percorsa in tutta la sua lunghezza da un tralcio sinusoidale inciso (con fogliette lanceolate lisce a risparmio sul fondo zigrinato). Cornice superiore modanata aggettante. Il corpo del santo, all'interno, è avvolto in una veste bianca con bordi e frange dorate con inserzioni nel gallone di finte pietre preziose verdi e rosse. Poggia il capo su due cuscini e tiene la palma nella sinistra, mentre l'altra mano è distesa lungo il fianco. A destra, presso i suoi piedi, sta un vaso ad anfora sormontato dal monogramma greco di Cristo
Reliquiario di S. Felice
Imperia (IM)
0700021817
reliquiario a teca a sarcofago
proprietà Ente religioso cattolico
cera
tessuto
legno/ doratura
bibliografia specifica: Berry E./ Berry M - 1963
bibliografia specifica: Giordano L - 1923
bibliografia specifica: Pira G. M - 1847