monumento funebre, opera isolata by Rubatto Carlo (sec. XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0700031748 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
monumento funebre, opera isolata, monumento funebre di Adolfo Gervasoni
monumento funebre, opera isolata di Rubatto Carlo (sec. XIX)
monumento funebre, opera isolata by Rubatto Carlo (sec. XIX)
monumento funebre di Adolfo Gervasoni (monumento funebre)
Sulla lastra rettangolare, con iscrizione, imposta la stele funebre a frontoncino triangolare, concluso in alto da una croce di marmo bianco. Sulla stele è scolpita a bassorilievo in primo piano, un letto con piedini rastremati ed alto schienale, con il lenzuolo riccamente drappeggiato, sul quale è adagiato il bimbo defunto, con la testa poggiata su due cuscini.Ai piedi del letto è inginocchiata la madre, con lunga veste ed ampio mantello, fermato da una borchia sul petto. La donna, con gli occhi rivolti al cielo, ha una pettinatura rialzata con le ciocche divise da una scriminatura centrale in due bande e ricco chignon costituito da due giri di trecce arrotolati sulla nuca. In secondo piano è raffigurato il padre con viso dolente poggiato sulla mano destra, mentre con la sinistra tiene la spalliera del letto. L'uomo indossa un farsetto, con cravatta a farfalla, e giacca ed è avvolto in un manto drappeggiato che gli scende sulla spalla sinistra
1840-1840
0700031748
monumento funebre
00031748
07
0700031748
L'autore del monumento, Carlo Rubatto, fu uno dei più illustri scultori genovesi dell'Ottocento insieme al Chiappori ed al Varni; attivo tra l'altro all'Albergo dei Poveri ed a Staglieno dove eseguì il monumento del Padre Santo.Nella stele Gervasoni, che si rifà al consueto stile accademiconeoclassico, singolare è il contrasto tra gli abiti ottocenteschi dei personaggi ed i mantelli drappeggiati ispirati alla moda greco- romana.Particlare è anche l'acconciatura femminile con chignon di trecce, mentre l'uomo ha la consueta pettinatura di età risorgimentale.Da notare anche la prospettiva sbagliata con cui è rappresentato il letto funebre; il bimbo che vi è adagiato ha la tipica fisionomia dei volti di fanciullo scolpiti dal Rubatto per le tombe di Staglieno (cfr. G. Grasso, G. Pellicci, Staglieno Genova 1974, f.71)
Sulla lastra rettangolare, con iscrizione, imposta la stele funebre a frontoncino triangolare, concluso in alto da una croce di marmo bianco. Sulla stele è scolpita a bassorilievo in primo piano, un letto con piedini rastremati ed alto schienale, con il lenzuolo riccamente drappeggiato, sul quale è adagiato il bimbo defunto, con la testa poggiata su due cuscini.Ai piedi del letto è inginocchiata la madre, con lunga veste ed ampio mantello, fermato da una borchia sul petto. La donna, con gli occhi rivolti al cielo, ha una pettinatura rialzata con le ciocche divise da una scriminatura centrale in due bande e ricco chignon costituito da due giri di trecce arrotolati sulla nuca. In secondo piano è raffigurato il padre con viso dolente poggiato sulla mano destra, mentre con la sinistra tiene la spalliera del letto. L'uomo indossa un farsetto, con cravatta a farfalla, e giacca ed è avvolto in un manto drappeggiato che gli scende sulla spalla sinistra
Genova (GE)
proprietà Ente religioso cattolico
monumento funebre di Adolfo Gervasoni
marmo bianco/ incisione/ scultura
bibliografia di confronto: P. Amedeo da Varazze - ****
bibliografia di confronto: P. F. S. Molfino - 1914