altare by Della Meschina Domenico, Brianti Antonio (sec. XVIII)

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altare by Della Meschina Domenico, Brianti Antonio (sec. XVIII) 
altare di Della Meschina Domenico, Brianti Antonio (sec. XVIII) 
altare 
Alla base mensa dell'altare marmoreo, contenente un'urna, e alto piedritto da cui dipartono due colonne lisce con capitelli ionici dorati. Su di esse poggia un frontone semicircolare spezzato in breccia nera, dove campeggiano due angeli in legno dorato. Alla sommità un tabellone con lo stemma di san Giorgio, sormontato da diadema, è sorretto da angeli in legno a tutto tondo 
1764-1764 
0800001920 
altare 
00001920 
08 
0800001920 
Il primo altare collocato nel presente nicchione, un tempo dedicato a San Giuseppe, spettava a Giovan Francesco D'Agrate e andò distrutto quando fu sostituito con quello eseguito nel 1608 dallo scultore Giambattista Magnani. L'altare in questione dovette subire notevoli modifiche nel ricevere la pala del Franceschini raffigurante San Giorgio che uccide il drago, successivamente trasferita sull'altare di fronte, e quando furono eseguiti nuovi lavori all'inizio del XVIII secolo. La versione attuale risale all'intervento di Antonio Brianti e di Domenico della Meschina che nel 1764 andarono a trasformare completamente il vecchio altare. Fu lo stesso Brianti ad innestare sull'altare le due sculture raffiguranti la Vergine e l'Umiltà scolpite dal carrarese Francesco Baratta nel 1727-1728, inizialmente collocate sull'altare maggiore. Antonio Brianti, allievo del pittore di decorazioni architettoniche Gaetano Ghidetti e abile scultore, iniziò la collaborazione con la Steccata nel 1762, quando gli venne richiesto di realizzare un nuovo altare da collocare in luogo della porta d'accesso dal piazzale che si voleva chiudere. In seguito, visto il buon esito del lavoro, gli furono commissionati tutti gli altri altari della chiesa con le loro ancone mermoree, compresi quelli delle cappelle minori, per le quali fornì i disegni nel 1772, eseguiti da Domenico della Meschina, tagliapietre, marmorista e scultore attivo a Parma nel corso della seconda metà del XVIII secolo 
Alla base mensa dell'altare marmoreo, contenente un'urna, e alto piedritto da cui dipartono due colonne lisce con capitelli ionici dorati. Su di esse poggia un frontone semicircolare spezzato in breccia nera, dove campeggiano due angeli in legno dorato. Alla sommità un tabellone con lo stemma di san Giorgio, sormontato da diadema, è sorretto da angeli in legno a tutto tondo 
Parma (PR) 
proprietà Ente pubblico non territoriale 
altare 
marmo  breccia 
bibliografia specifica: Lasagni R - 1999 
bibliografia specifica: Thieme V./ Becker F - 1907-1950 
bibliografia specifica: Bertoluzzi G - 1830 
bibliografia specifica: Donati P - 1824 
bibliografia specifica: Malaspina C - 1845 
bibliografia specifica: Pelicelli N - 1913 
bibliografia specifica: Ronchini A - 1863 
bibliografia specifica: Testi L - 1907 
bibliografia specifica: Testi L - 1922 

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