Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano (pala d'altare) by Lippi Filippino (sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800051400 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
pala d'altare Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano
Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano (pala d'altare) di Lippi Filippino (sec. XVI)
Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano (pala d'altare) by Lippi Filippino (sec. XVI)
pala d'altare
Dipinto d'altare ad olio su tavola
1501-1501
0800051400
pala d'altare
00051400
08
0800051400
La cultura figurativa bolognese di fine Quattrocento inizio Cinquecento ruotava attorno alla corte bentivolesca che, nel passaggio tra i due secoli, riviveva (in particolare modo per le arti figurative) una grande capacità di gestione di molteplici intrecci intellettuali, alimentati da scambi con altre realtà. Se a partire dal settimo decennio del Quattrocento furono i pittori ferraresi a dettari le leggi dell'arte (Del Cossa, De' Roberti, Costa), i primi anni del Cinquecento si caratterizzarono per l'intensificarsi di suggestioni extra regionali, ben rappresentate dall'arrivo in città di opere di altissimo livello qualitativo: la pala Casio di Boltraffio (1501), la pala in San Giovanni in Monte di Perugino (1499/1504), la pala in San Domenico di Filippino Lippi (1501). Quest'ultima ben rappresenta il momento di "crisi delle forme quattrocentesche e del mutamento di contenuto dell'antico, non più inteso come grammatica formale, ma come citazione colta tratta dal repertorio antiquiariale (cfr. le sfingi alate del trono della Madonna, il bassorilievo della trabeazione). Il dipinto di Filippino porta anche a Bologna la traccia dei mutamenti della condizione intellettuale che dalla "gravitas" quattrocentesca passa all'adesione della "filosofia dell'anima" di matrice intellettualistica neoplatonica. Stilisticamente ciò si traduce nella scelta di un linearismo accentuato, a tratti tormentato (come nel mantello della santa Caterina) che ritaglia forme nitidissime, risolte coloristicamente da una tavolozza brillante, quasi smaltata. La pala della cappella Casali non ebbe immediato impatto sulla situazione bolognese o, per meglio dire, questo va rintracciato nella tendenza verso l'inquietudine sperimentale che si esprimerà in sottotraccia nell'opera di Francia e Costa per manifestarsi apertamente con Amico Aspertini
Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano
Dipinto d'altare ad olio su tavola
Bologna (BO)
proprietà Stato
Sposalizio mistico di Santa Caterina con San Giovanni Battista, San Pietro, San Paolo, San Sebastiano
tavola/ pittura a olio
bibliografia specifica: Lucco M - 1985
bibliografia specifica: Gnudi C - 1957
bibliografia specifica: Bernardini C - 1983
bibliografia specifica: Romano G - 1981