boccale, opera isolata by Baldassarre Manara (attribuito) - ambito faentino (prima metà sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800105170 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
boccale, opera isolata
boccale, opera isolata di Baldassarre Manara (attribuito) - ambito faentino (prima metà sec. XVI)
boccale, opera isolata by Baldassarre Manara (attribuito) - ambito faentino (prima metà sec. XVI)
ca 1530-ca 1540
Boccale con grande corpo ovoidale sormontato da un collo trilobato basso e robusto. Ansa piatta a forma di doppio nastro sovrapposto
boccale (opera isolata)
Museo Nazionale di Ravenna RCE 1899
00105170
08
0800105170
Il grande boccale presenta una decorazione figurativa variatamente eleborata. Nella zona anteriore, entro una cornice ovale, è raffigurata un’Adorazione dei Pastori, alla quale fanno da sfondo la capanna, un accenno di rovina archeologica e un paesaggio con lontani campi che si perde nell’azzurro. Lateralmente si collocano, invece, due imprese di Ercole, la lotta con il leone di Nemea e la lotta con il gigante Anteo. Al di sopra dei due episodi appaiono due scritte in lettere capitali, che si inseriscono nella raffigurazione con assoluta naturalezza e diventano parte integrante dell’immagine stessa. All’attaccatura inferiore dell’ansa, sottolineata da piccoli tocchi di colore, si trova uno stemma bipartito che fa riferimento alle famiglie cesenati Abati e Litta. L’artefice di questo pezzo è sicuramente Baldassarre Manara, il più noto di una famiglia di maiolicari faentini. L'Adorazione dei Pastori è ripresa da una stampa di Marcantonio Raimondi (A. Bartsch, Le peintre-graveur, Vienna, 1902-1921, volume 14, numero 16). La stampa, derivante, secondo Bartsch, dal Francia, ebbe molta fortuna e venne più volte utilizzata in ambito faentino. Per i due episodi con le fatiche di Ercole invece sono stati rintracciati confronti più generici in varie versioni incisiorie del Pollaiolo e di Giovanni da Brescia, sia pure con varianti negli atteggiamenti delle figure e nell’angolazione visuale scelta. Le scritte rendono palesi gli aspetti simbolici sottostanti al piano iconografico, che mette in rapporto la nascita di Cristo con le imprese di Ercole. Il parallelismo, già istituito in epoca carolingia, tra Cristo ed Ercole consolida l’interpretazione allegorica tipicamente umanistica delle “fatiche” quali caratteri distintivi del “Miles Dei”. Il genere dell’istoriato è qui rappresentato all’apice del suo sviluppo: l’aspetto figurativo ha in quest’oggetto una coerente e assoluta prevalenza. Sulla curvilinea superficiale del boccale si distendono le tre diverse scene, con un ritmo avvolgente che annulla le pur tenui censure. Di particolare interesse risulta l’intelligenza formale con la quale il ceramista ha messo in rapporto le raffigurazioni tenendo conto del fatto che la forma dell’oggetto richiede una fruizione non statica ma dinamica. Le parti figurative sono collocate entro settori ad effetto di sovrapposizione lenticolare, quello al centro è circolare e sormonta quelli laterali, che mostrano orizzonti dai profili che inarcano verso i lati. Quest’opera appartiene alla piena maturità dell’artista e rappresenta un punto di riferimento significativo nella produzione faentina della prima metà del Cinquecento. La piena padronanza dei mezzi espressivi traspare sia dalla composizione fluida e dagli accordi cromatici intensi e, nello stesso tempo, perfettamente misurati, sia dalla capacità di sorpassare l’atmosfera rarefatta delle più frammentarie storie precedenti per una più larga impostazione, attingendo direttamente alle novità figurative dell’umanesimo e dando loro una nuova e autonoma vita nello specifico del linguaggio ceramico. Gli stimoli pittorici si fondono qui con gli intenti decorativi e plastici in aspetti di pura morfologia ceramica. La finissima interpretazione della stampa dei Raimondi, adattata e completata in modo da invitare ad una lettura non solo statica ma che tenga conto della superficie fortemente convessa del boccale, che deriva dalla forma simbolica della sfera. (Riferimenti BIB: 00000152, 00000182, 00000173, 00000134)
73 B 25
94 L 32 1
94 L 41 13
Boccale con grande corpo ovoidale sormontato da un collo trilobato basso e robusto. Ansa piatta a forma di doppio nastro sovrapposto
boccale
Ravenna (RA)
0800105170
boccale
detenzione Stato
maiolica/ pittura
bibliografia specifica: Mostra Melozzo - 1938
bibliografia di corredo: Ianucci A./ Martini L - 1993
bibliografia specifica: Ravanelli Guidotti C - 1996
bibliografia di corredo: Muratori S - 1937
bibliografia specifica: Martini, L - 1998
bibliografia specifica: Liverani F./ Reggi G - 1976
bibliografia specifica: Ceramiche collezioni - 1982