angeli musicanti (dipinto, ciclo) - ambito emiliano-lombardo (seconda metà sec. XVII)

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dipinto, ciclo angeli musicanti
angeli musicanti (dipinto, ciclo) - ambito emiliano-lombardo (seconda metà sec. XVII) 
angeli musicanti (dipinto, ciclo) - ambito emiliano-lombardo (seconda metà sec. XVII) 
1650-1699 
Quattro grandi scomparti trapezoidali recano la rappresentazione di angeli con strumenti musicali. Un cherubino, nel riquadro meglio conservato, si libra maestoso lasciando alle spalle una teoria di angioletti e un Dio svolazzante fra nubi 
dipinto (ciclo) 
00134076 
08 
0800134076 
Nessuna guida cita questi affreschi o riporta notizie circa l'autore. L'artista si ispira con evidenza ad esempi di scuola bolognese: si pensi al Reni della cappella di San Silvestro al Quirinale o al Mattia Preti di Moiana. Il riferimento locale più preciso è quello agli affreschi di Ludovico Carracci nella volta del presbiterio del Duomo di Piacenza, opera estremamente rappresentativa nella cultura piacentina. L'angelo in volo nel riquadro centrale ricorda quello del Procaccini nel catino absidale del Duomo. In sede di revisione si riscontra che l'ispirazione a scuola bolognese si sposa in questi affreschi con influssi stilistici legati al gusto pittorico di Robert De Longe 
angeli musicanti 
Quattro grandi scomparti trapezoidali recano la rappresentazione di angeli con strumenti musicali. Un cherubino, nel riquadro meglio conservato, si libra maestoso lasciando alle spalle una teoria di angioletti e un Dio svolazzante fra nubi 
angeli musicanti 
Piacenza (PC) 
0800134076 
dipinto 
proprietà Ente pubblico non territoriale 
intonaco/ pittura a fresco 

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