Crocifissione di Cristo (altare, insieme) by Aili Lorenzo (sec. XVII)

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altare, insieme, Altare del Crocifisso Crocifissione di Cristo
Crocifissione di Cristo (altare, insieme) di Aili Lorenzo (sec. XVII) 
Crocifissione di Cristo (altare, insieme) by Aili Lorenzo (sec. XVII) 
1676-1676 
Lo straordinario complesso ligneo presenta un altare a tre gradini con rilievi a racemi che si ripetono più ampi ai lati del paliotto, relativamente recente, insieme a sinuose foglie d'acanto e a cherubini con nastri e serti floreali. L'ancona, d'ispirazione tardo-manierista, si compone di due colonne percorse da leggeri tralci vegetali e affiancate da cariatidi di angeli sostenenti un ricco fastigio recante al centro un ovale con le "Anime del Purgatorio" e, ai lati, due angeli seduti su volute contrapposte. La nicchia rettangolare, incorniciata da una finissima decorazione a tralci di fiori e foglie d'acanto leggermente accartocciate, accoglie al centro un preesistente "Crocifisso" affiancato dalle statue dorate della Madonna e di San Giovanni Battista 
Altare del Crocifisso (altare) 
00156957 
08 
0800156957 
E' stato realizzato nel 1676 dallo scultore Lorenzo Haili su commissione della Compagnia del Suffragio che deteneva l'altare del Crocifisso, pochi anni dopo la consacrazione della nuova Chiesa di Sant'Antonino, avvenuta il 25 settembre 1667, in un'epoca di grande fervore edificativo per la chiesa borgotarese (Pini, 1976). La data e il nome dell'artefice erano in origine leggibili sull'altare, ma sono stati cancellati da un intervento di restauro resosi necessario agli inizi del Novecento in seguito ad un principio di incendio. Dell'Haili si hanno scarse e confuse notizie biografiche (Pietrantonio, 1989): presumibilmente originario del trentino, è documentato in Sant'Antonino nel 1676, ove firma la prima di un'importante e diversificata serie di opere lignee realizzate sempre per una committenza di grande prestigio tra Parma, Piacenza, Soragna e Trento, puntualmente documentate dalla critica in questi ultimi decenni. Lo scultore muore a Parma il 16 maggio 1702. La chiamata dell'Haili a Borgotaro potrebbe essere stata suggerita dalla Corte Farnesiana, sempre molto partecipe delle vicende del paese in quanto punto strategico per il controllo degli accessi al Ducato della Liguria e della Toscana, e proprio in quegli anni notevolmente attiva anche nella costruzione del complesso conventuale di San Paolo, posto tra l'altro sotto la protezione della duchessa Maria Farnese. Già a partire dall'anno successivo e fino al 2 luglio 1681 l'Hailii risulta al servizio della Corte in qualità di scultore e intagliatore con provvigione annua di 4500 lire (Cirillo-Godi, 1983; Frattarolo, 1999). L'altare è un'opera dal complesso impianto compositivo, strutturata per incarico della committenza intorno all'antico Crocifisso, ove i singoli elementi decorativi, bilanciati secondo una perfetta simmetria e ravvivati dalla preziosità dell'oro, sono felicemente risolti anche grazie ad una notevolissima perizia tecnica in un apparato di grande suggestione: dai bellissimi angeli assisi in cimasa che si legano con il fremente movimento dei corpi e delle vesti al dinamismo del fastigio alla ricca e sinuosa decorazione a rilievo che completa senza appesantire le varie parti architettoniche; dalle dolenti e slanciate figure della Vergine e di San Giovanni Battista dai forti panneggi spezzati, che dal fondo scuro della nicchia si raccordano armoniosamente al Crocifisso, alle enfatiche e convulse figure delle anime purganti tra alte lingue di fuoco, che si contrappongono felicemente alla classica compostezza delle cariatidi di grande perfezione esecutiva. Ma sono soprattutto la trattazione estrememente mossa e frastagliata della materia, il dinamismo della composizione e la leggerezza del rilievo plastico - in parte derivanti dalla formazione nordica dell'Haili e che ritroveremo sempre, unitamente agli apporti della scultura barocca romana, in tutta la sua produzione successiva - ad incidere profondamente nella cultura figurativa parmense anticipando con straordinaria chiarezza ed eleganza i modi figurativi del pieno rococò 
73 D 64 
Crocifissione di Cristo 
Lo straordinario complesso ligneo presenta un altare a tre gradini con rilievi a racemi che si ripetono più ampi ai lati del paliotto, relativamente recente, insieme a sinuose foglie d'acanto e a cherubini con nastri e serti floreali. L'ancona, d'ispirazione tardo-manierista, si compone di due colonne percorse da leggeri tralci vegetali e affiancate da cariatidi di angeli sostenenti un ricco fastigio recante al centro un ovale con le "Anime del Purgatorio" e, ai lati, due angeli seduti su volute contrapposte. La nicchia rettangolare, incorniciata da una finissima decorazione a tralci di fiori e foglie d'acanto leggermente accartocciate, accoglie al centro un preesistente "Crocifisso" affiancato dalle statue dorate della Madonna e di San Giovanni Battista 
Crocifissione di Cristo 
Borgo Val di Taro (PR) 
0800156957 
altare 
proprietà Ente religioso cattolico 
legno/ intaglio/ pittura/ doratura 
bibliografia specifica: Ceschi Lavagetto P - 1979 
bibliografia specifica: Cirillo G./ Godi G - 1983 
bibliografia specifica: Cirillo G./ Godi G - 1986 
bibliografia specifica: Copertini G - 1952 
bibliografia specifica: Enciclopedia Parma - 1998 
bibliografia specifica: Godi G - 1979 
bibliografia specifica: Santangelo A - 1934 
bibliografia specifica: Godi G - 1975 
bibliografia specifica: Dall'Olio E - 1976 
bibliografia specifica: Arisi Riccardi R - 1979 
bibliografia specifica: Campanini S - 2000 
bibliografia specifica: Da Campagnola S - 1976 
bibliografia specifica: Frattarolo E - 1999 
bibliografia specifica: Lorenzo Aili - 1980 
bibliografia specifica: Pietrantonio P - 1989 
bibliografia specifica: Pini U. A - 1953 
bibliografia specifica: Pini U. A - 1976 
bibliografia specifica: Ricerche Chiesa - 1971 

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