martirio di San Lorenzo (dipinto) by Gatti Gervasio (prima metà sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800160763 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
dipinto martirio di San Lorenzo
martirio di San Lorenzo (dipinto) by Gatti Gervasio (prima metà sec. XVII)
martirio di San Lorenzo (dipinto) di Gatti Gervasio (prima metà sec. XVII)
ca 1600-ante 1630
In mezzo ad una folla di soldati togati ed armati, San Lorenzo viene messo sulla graticola crepitante di fiamme. Sullo sfondo, altri personaggi si agitano in uno spazio delimitato dalla sagoma di un edificio che presenta visibile sul davanti una balaustra ed una colonna
dipinto
00160763
08
0800160763
Nella "Guida" di Piacenza dello Scarabelli, a proposito della chiesa di San Sisto, si legge che "nella cappella vicino all'abside,...vi era un San Lorenzo di Gervasio Gatti detto il Sojaro, nipote e scolaro del più celebre Bernardino Gatti, la quale tela per al presente si trova ad Ottavello, agro piacentino" (p. 71). Anche la "Guida" del Buttafuoco (1842, p. 117), conferma tale attribuzione. Durante il peridodo napoleonico, per sottrarla ai francesi, la tela infatti era stata trasferita. Date queste testimonianze, confermate dall'analisi stilistica, l'attribuzione al Gatti ci sembra inconfutabile, anche se non si riesce a decifrare la scritta sul cartiglio a sinistra. Proprio per questo motivo, la Soprintendenza alle Gallerie di Parma, aveva attribuito questo "San Lorenzo" a Luca Cattapane (si cfr. comunque il "Martirio dei quattro Santi" di Correggio e la "Santa Caterina" di Pordenone). Il soggetto è tipico delle opere del Gatti nei primi anni del 1600; ancora una volta la Controriforma sollecita il pittore, la cui ispirazione è subordinata al sentimento religioso. Il pittore sottolinea la compostezza serena del Santo, in contrasto con i carnefici che invece si agitano e si torcono, in un labirinto di curve e controcurve che sembra travolgere anche la rotondità delle colonne. I motivi architettonici presenti nell'opera richiamano quelli presenti nella "Visitazione" di Cremona e dell' "Incontro tra San Mauro e San Benedetto" di S. Sisto a Piacenza. Il modellato delle figure di spalle ci richiama invece l'uomo inginocchiato raffigurato nel "Martirio di San Cecilia" (Cremona, S. Pietro al Po). Sullo sfondo gli elmi mandano bagliori sinistri che saranno ripresi nella "Santa Caterina" di Viadana. Il cromatismo, ancora diffuso e brillante nel primo piano, ma intriso di contrasti chiaroscurali sul fondo, impostato su effetti luministici che creano sprazzi balenanti dalle graticole sul corpo del Santo, permette di collocare la tela ad una data successiva al "San Bartolomeo" (vedi scheda n. 21) che ripete taluni particolari, rispetto al quale però presenta una ricerca chiaroscurale più avanzata. Anche in questa tela, però, l'accento è tardo manieristico, pur essendovi alcuni caratteri controriformistici come, ad esempio, l'espressione del volto di San Lorenzo
martirio di San Lorenzo
In mezzo ad una folla di soldati togati ed armati, San Lorenzo viene messo sulla graticola crepitante di fiamme. Sullo sfondo, altri personaggi si agitano in uno spazio delimitato dalla sagoma di un edificio che presenta visibile sul davanti una balaustra ed una colonna
martirio di San Lorenzo
Rivergaro (PC)
0800160763
dipinto
proprietà Ente religioso cattolico
tela/ pittura a olio
bibliografia specifica: Buttafuoco G - 1842
bibliografia specifica: Mensi L - 1899
bibliografia specifica: Scarabelli L - 1841