altare maggiore by Carrà Giovanni Battista detto Bissone, Mozzani Giuliano (primo quarto sec. XVII, sec. XVIII)

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altare maggiore
altare maggiore di Carrà Giovanni Battista detto Bissone, Mozzani Giuliano (primo quarto sec. XVII, sec. XVIII) 
altare maggiore by Carrà Giovanni Battista detto Bissone, Mozzani Giuliano (primo quarto sec. XVII, sec. XVIII) 
1700-1724 
1612-1614 
L'altare poggia su doppia base mistilinea in marmi bianchi, grigi, rossi di Verona; coppie di colonne e lesene sostengono una trabeazione mossa sulla quale si impostano ampie volute ad arco e vasi con ghirlande dorate. Un grande arco centrale, entro il quale è contenuto il Crocifisso, sostiene la trabeazione in marmi bianchi e grigi con spezzoni di timpano coronati da due figure di angeli. Al centro una larga voluta ad arco dalla quale aggetta la testina di un cherubino è sormontata da un cartiglio con conchiglia dorata 
altare maggiore 
00164637 
08 
0800164637 
Ivi collocato nel 1920, l'altare proviene dal Duomo della città e più precisamente dalla cappella della Beata Vergine del Popolo, ove fu smantellato in occasione di lavori di ristrutturazione avviati fra Otto e Novecento. Vera e propria macchina liturgica sostituisce il precedente altare maggiore, al quale lavorò, almeno per la decorazione plastica, Sante Calegari (Mastrantonio, Paraboschi, 1987, p. 66). Della precedente architettura non si conservano purtroppo tracce. Il progetto di quello attuale si deve al marmorino G. Battista Carrà. Non è tuttavia chiaro se il progetto dell'intera struttura spetti ad Angelo Nani, come riferisce Domenico Ponzini, e al Carrà si debbano soltanto le sculture dei marmi (Ponzini, 1988, p. 16). Dell'altare facevano parte anche due statue raffiguranti rispettivamente Sant'Antonino e Santa Giustina, disegnate da Giuliano Mozani e poste in opera tra il 1717 e il 1722, ora restituite al Duomo della città. I vasi con ghirlande dorate e gli angeli tuttora visibili sul coronamento rientrano nei pezzi aggiunti nel Settecento. Si deve a Giuseppe Morini, allora prevosto di S. Pietro, la ricomposizione dell'altare che si trovava smantellato e sparso in vari locali 
L'altare poggia su doppia base mistilinea in marmi bianchi, grigi, rossi di Verona; coppie di colonne e lesene sostengono una trabeazione mossa sulla quale si impostano ampie volute ad arco e vasi con ghirlande dorate. Un grande arco centrale, entro il quale è contenuto il Crocifisso, sostiene la trabeazione in marmi bianchi e grigi con spezzoni di timpano coronati da due figure di angeli. Al centro una larga voluta ad arco dalla quale aggetta la testina di un cherubino è sormontata da un cartiglio con conchiglia dorata 
altare maggiore 
Piacenza (PC) 
0800164637 
altare maggiore 
proprietà privata 
marmo/ scultura 
bibliografia specifica: Aurini G - 1924 
bibliografia specifica: Buttafuoco G - 1842 
bibliografia specifica: Cerri L - 1908 
bibliografia specifica: Fiorentini E. F - 1985 
bibliografia specifica: Scarabelli L - 1841 
bibliografia specifica: Nasalli Rocca E - 1960 
bibliografia specifica: Rapetti A - 1938 
bibliografia specifica: Mastrantonio F./ Paraboschi L - 1987 
bibliografia specifica: Ponzini D - 1988 
bibliografia specifica: Coccioli Mastroviti A - 1989 

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