Peleo e Teti (scodella) by Fontana Orazio (bottega) - manifattura urbinate (metà sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800229236 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
scodella Peleo e Teti
Peleo e Teti (scodella) di Fontana Orazio (bottega) - manifattura urbinate (metà sec. XVI)
Peleo e Teti (scodella) by Fontana Orazio (bottega) - manifattura urbinate (metà sec. XVI)
ca 1550-ca 1550
Scodella in maiolica policroma istoriata. All'interno, in primo piano a sinistra troviamo Teti ignuda e Peleo in atto di assalirla e in secondo piano a destra Teti che per sfuggire Peleo si trasforma prima in albero, poi in uccello; alle spalle dei personaggi in primo piano è una massa rocciosa, mentre sullo sfondo è raffigurato un specchio d'acqua, abitati e montagne; dipinto in turchino, arancio, giallo, verde, bruno, viola e lumeggiature in bianco. L'esterno reca due strisce gialle presso l'orlo e legenda in turchino all'interno del piede
scodella
inv. 2011
00229236
08
0800229236
Il tema, tratto dalle Metamorfosi di Ovidio (XI, 238-265) e sviluppato nelle sue conseguenze, compare in parecchi altri esemplari dell'istoriato cinquecentesco e attesta la fortuna del repertorio ovidiano in età rinascimentale. L'attribuzione ad un pittore attivo nella bottega urbinate dei Fontana verso la metà del XVI secolo (Liverani F. 1979) trova conferma al confronto con esemplari assegnati alla stessa manifattura, in particolare con un piatto del museo civico di Pesaro che ne è la replica esatta sia sul piano iconografico che pittorico (cfr. Maioliche Museo 1979). L'autore, dalla grafia agile e precisa, usa i moduli compositivi peculiari delle officine metaurensi e appare influenzato dalla maniera di Orazio Fontana nel trattamento dei nudi, nella caratterizzazione dei volti e nell'uso di una tavolozza fluida, impostata su toni prevalentemente caldi. La stessa mano compare in altre maioliche urbinati il cui studio è da approfondire ulteriormente
Peleo e Teti
Scodella in maiolica policroma istoriata. All'interno, in primo piano a sinistra troviamo Teti ignuda e Peleo in atto di assalirla e in secondo piano a destra Teti che per sfuggire Peleo si trasforma prima in albero, poi in uccello; alle spalle dei personaggi in primo piano è una massa rocciosa, mentre sullo sfondo è raffigurato un specchio d'acqua, abitati e montagne; dipinto in turchino, arancio, giallo, verde, bruno, viola e lumeggiature in bianco. L'esterno reca due strisce gialle presso l'orlo e legenda in turchino all'interno del piede
Peleo e Teti
Modena (MO)
0800229236
scodella
proprietà Stato
maiolica/ smaltura stannifera/ pittura
bibliografia di confronto: AA. VV - 1979
bibliografia specifica: AA. VV - 2000
bibliografia specifica: Liverani F - 1979