motivi decorativi architettonici (ancona) - bottega reggiana (seconda metà, metà sec. XVI, sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800374183 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
ancona motivi decorativi architettonici
enit
motivi decorativi architettonici (ancona) - bottega reggiana (seconda metà, metà sec. XVI, sec. XVII)
ca 1651-ca 1652
post 1580-ante 1590
Alla sua sommità, entro un fastoso cartiglio in gesso, appaiono, come i decori laterali con testine di cherubini
ancona
00374183
08
0800374183
Anticamente intitolata a San Bernardo (Reggio Emilia, Archivio della Curia Vescovile, Sacre Visite Pastorali, filza n. 1, visita Locatelli 1574, copia manoscritta del XVIII sec., c. 21), poi dopo la collocazione sull'altare della tela del Besenzi (cfr. la scheda 103), Santi Giovanni Battista e Caterina (Reggio Emilia, Archivio della Curia Vescovile, Sacre Visite Pastorali, filze nn. 14-15, Picenardi Ottavio, 1702-1717, fasc. 14, visitatio San Prosperi, ms. del 1704, n.n.), la cappella, giuspatronato dei Masdoni-Cortesi, poi Molza, venne affrescata, stando ad A. Isachi (Inventione dè Santissimi corpi di Prospero, et Venerio, protettori della città di Reggio, Reggio Emilia, 1602, n.n.), da Giovanni Giarola, sicuramente attivo nel braccio sinistro del transetto (cfr. la scheda n. 55), presumibilmente in data prossima alla metà del XVI secolo. Risale al 1648 l'ingiunzione di "far ritoccare le pitture della cappella, ovvero biancheggiarla tutta" (M. Pirondini, a cura di, Mostra di Paolo Emilio Besenzi (1608-1656), Reggio Emilia 1979, p. 60). I dipinti dovevano essere scomparsi nel 1862 quando Geremia Manzini decora con motivi ornamentali a monocromo la volta e le pareti della cappella, "ridipingendo a marmo ed a vernice" anche l'ancona (Reggio Emilia, Archivio del Capitolo della Basilica di San Prospero, cassetto XXVIII, registro degli armadi e bussole nuove di sacrestia. Restauri di cappelle, mense nuove degli altari, 1861 al 1866, ms. del 1866, cc. 18-19). Alla sua sommità, entro un fastoso cartiglio in gesso, che appare, come i decori laterali con testine di cherubini, un'aggiunta seicentesca da porre presumibilmente in relazione con la collocazione sull'altare della tela del Besenzi fra la fine del 1651 e l'inizio del 1652 (cfr. la scheda 103), un'iscrizione latina a lettere capitali ricorda il restauro ottocentesco occultando una più antica, precedente iscrizione, allo stato attuale illeggibile
motivi decorativi architettonici
Alla sua sommità, entro un fastoso cartiglio in gesso, appaiono, come i decori laterali con testine di cherubini
motivi decorativi architettonici
Reggio Emilia (RE)
0800374183
ancona
proprietà Ente religioso cattolico
gesso/ modellatura/ pittura/ doratura
pietra/ scultura/ pittura/ doratura
bibliografia specifica: Mostra Paolo - 1975