Apollo e le Muse, Apollo e le muse (disegno) by Pedrini Filippo (attribuito) (terzo quarto sec. XVIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800437280 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
disegno Apollo e le muse
Apollo e le Muse, Apollo e le muse (disegno) di Pedrini Filippo (attribuito) (terzo quarto sec. XVIII)
Apollo e le Muse, Apollo e le muse (disegno) by Pedrini Filippo (attribuito) (terzo quarto sec. XVIII)
Apollo e le Muse, Apollo e le muse (disegno)
Al centro della scena in alto seduto su una nuvola Apollo con corona di alloro sul capo e la cetra in mano. Sotto in cerchio le Muse tra cui si riconoscono a destra la Poesia con la corona in mano, la Musica con il violino, il Teatro a sinistra con una maschera
post 1750-ante 1774
0800437280
disegno
00437280
08
0800437280
Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Figlio del pittore Domenico Pedrini "ultimo discepolo del Bigari e non felice imitatore dei Gandolfi" (S. Muzzi, Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, VII, Bologna 1846, p. 744), dal 1778 si distinse come uno dei migliori allievi dell'Accademia Clementina di Bologna. Notato ben presto per la "vivacità" e il "buon gusto" del suo stile (Pitture..., Bologna 1782, p. 538), per oltre mezzo secolo fu uno dei più apprezzati 'figuristi' delle imprese decorative della città, dedicandosi anche a numerose opere di restauro. Fu aggregato all'Accademia Clementina nel 1790 e a quella Pontificia nel 1821. Se nelle prime opere il precedente gandolfiano, specie di Ubaldo, si articola in un accento più tenero e in una spazialità più vicina, in seguito l'artista si accosta maggiormente a Gaetano con il tono di un'eleganza più mondana; dal quale però si distingue nella trasparenza di un colore più timbrico e cangiante. Fra l'ultimo decennio del XVIII e l'inizio del XIX secolo il Pedrini, all'apice della sua fortuna, esegue una serie di importanti cicli decorativi nei palazzi aristocratici della città, profondendovi gli estremi aneliti di un rococò fiorito e cromaticamente assai vivace in rapporto con la cultura veneta contemporanea. Il disegno si distingue per la grazia delle figure, la delicata agilità del segno, la rarefatta impressione atmosferica. E' probabile che si tratti di una variante per il soffitto del grande salone di palazzo Hercolani con Apollo e le Ore, compiuto nel 1798 come risulta dalla data appostavi dall'ornatista Flaminio Minozzi". Il foglio è matita rossa. Sul controfondo in basso al centro etichetta rettangolare '967'. Sulla cartellina 'G. Pedrini'. Così il Castellani Tarabini descrive il foglio nei suoi Cenni storici descrittivi [...]:"n. 78-Apollo colle Muse a lapis rosso Incerto"
Apollo e le muse
Apollo e le Muse
Al centro della scena in alto seduto su una nuvola Apollo con corona di alloro sul capo e la cetra in mano. Sotto in cerchio le Muse tra cui si riconoscono a destra la Poesia con la corona in mano, la Musica con il violino, il Teatro a sinistra con una maschera
Modena (MO)
proprietà Stato
Apollo e le muse, Apollo e le Muse
carta/ matita