Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso, allegoria della Fortuna (disegno) by Tamburini Giovanni Maria (fine sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800437303 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
disegno allegoria della Fortuna
Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso, allegoria della Fortuna (disegno) by Tamburini Giovanni Maria (fine sec. XVI)
Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso, allegoria della Fortuna (disegno) di Tamburini Giovanni Maria (fine sec. XVI)
Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso, allegoria della Fortuna (disegno)
Una figura femminile con lunghi capelli vista obliquamente, in atto di tenere un drappo; appoggia i piedi sopra un globo. Dietro di lei, in basso a destra, un gigante di spalle in atto di reggere un masso
post 1590-ante 1599
0800437303
disegno
00437303
08
0800437303
Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Il tratto breve e regolare, insistente e quasi elementare che struttura la figura trova confronti convincenti con i non ancora numerosi fogli identificati di Giovanni Maria Tamburini, pittore bolognese che le fonti assicurano allievo di Pietro Faccini, anche se per breve tempo e frequentatore assiduo della bottega di Reni, il quale lo avrebbe aiutato in ogni modo, cedendogli disegni e collaborando personalmente alla realizzazione dei dipinti (C.C. Malvasia, 'Felsina Pittrice. Vite de'pittori bolognesi', Bologna 1678, ed. 1841, p. 300). Il disegno lascia trasparire, pur nella consueta modestia grafica dell'artista, una lontana derivazione da qualche nudo d'accademia di Pietro Faccini che fa il primo maestro di Tamburini. La funzione di provvisoria traccia compositiva spinge l'artista a più sommarie definizioni, a raddoppiamenti del segno, ad una scrittura più sciolta ed allusiva, senza che questo comporti la rinuncia al tratto sicuro dove non manca il riconoscibile tratteggio diagonale. Pochissimi sono i disegni noti di Tamburini; e l'immagine della sua produzione grafica è legata al tratto breve, fitto, ordinato e ripetuto che contraddistingue i disegni preparatori per le incisioni realizzate da Francesco Curti sui mestieri di Bologna; un segno minuto e diligentemente analitico, funzionale alla trascrizione incisoria. Nel redigere il lusinghiero giudizio sulle capacità di "gran pratico, (e) gran'intelligente di prospettiva", il Malvasia poteva contare su numerosi esempi dell'abilità di Tamburini, molti di più di quanti egli fosse giunto a registrarne o di quanti ne sopravvivano oggi (C.C.Malvasia, op. cit., Bologna 1678, ed. 1841,1, p. 401). Sacerdote, figlio di Felice, scolaro di Pietro Faccini, poi del Reni, "nei dipinti a oglio ed a fresco fece sempre comparire il carattere del Maestro. Intese bene la prospettiva, diede alle stampe, mediante il Curti intagliatore, tutte le Arti del Mondo istoriate in piccole figure". Il disegno è a penna, tocchi di matita rossa, rialzi di biacca (ossidata) su carta verde-azzurra. Sul controfondo in basso a destra etichetta rettangolare '1009'. Probabilmente siamo in presenza di una ruota della Fortuna, visto che essa con il drappo sembra creare un cerchio
allegoria della Fortuna
Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso
Una figura femminile con lunghi capelli vista obliquamente, in atto di tenere un drappo; appoggia i piedi sopra un globo. Dietro di lei, in basso a destra, un gigante di spalle in atto di reggere un masso
Modena (MO)
proprietà Stato
allegoria della Fortuna, Allegoria della Fortuna sul globo con gigante che solleva un masso
carta colorata/ tocco a penna/ matita