Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati, L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva, L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva, L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta, L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco, Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re, Malquarres ruba ai principi le catene d'oro, L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re, Geni reggistemma, Allegoria della Fede, Allegoria della Speranza, Allegoria della Carità, Allegoria della Prudenza, Allegoria della Temperanza, Allegoria della Giustizia, Allegoria della Fortezza (cofanetto - alla certosina, opera isolata) by bottega degli Embriachi (XIV-XV)

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cofanetto, alla certosina, opera isolata Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati, L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva, L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva, L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta, L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco, Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re, Malquarres ruba ai principi le catene d'oro, L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re, Geni reggistemma, Allegoria della Fede, Allegoria della Speranza, Allegoria della Carità, Allegoria della Prudenza, Allegoria della Temperanza, Allegoria della Giustizia, Allegoria della Fortezza
Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati, L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva, L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva, L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta, L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco, Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re, Malquarres ruba ai principi le catene d'oro, L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re, Geni reggistemma, Allegoria della Fede, Allegoria della Speranza, Allegoria della Carità, Allegoria della Prudenza, Allegoria della Temperanza, Allegoria della Giustizia, Allegoria della Fortezza (cofanetto - alla certosina, opera isolata) by bottega degli Embriachi (XIV-XV) 
Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati, L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva, L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva, L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta, L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco, Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re, Malquarres ruba ai principi le catene d'oro, L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re, Geni reggistemma, Allegoria della Fede, Allegoria della Speranza, Allegoria della Carità, Allegoria della Prudenza, Allegoria della Temperanza, Allegoria della Giustizia, Allegoria della Fortezza (cofanetto - alla certosina, opera isolata) di bottega degli Embriachi (XIV-XV) 
ca 1391-ante 1406 
Cofanetto di grandi dimensioni, avente forma ottagonale e decorazione detta "alla certosina". Il cofanetto è costituito infatti da una struttura lignea rivestita da intarsi di osso, legni colorati e corno, a comporre schemi geometrici che costituiscono la cornice attorno alle placchette di osso intagliato. Queste ultime sono disposte sulle otto facciate tanto della parte inferiore così come sulle otto del coperchio, tronco di piramide ottagonale terminante con modanature a sostegno del mancante pomello sommitale. Il cofanetto alla certosina presenta una serratura antica su una delle facce della base ottagonale. Nel primo ordine, raggruppate per tre entro inquadramento architettonico in osso, le placchette mostrano episodi della Leggenda di Helyas (a partire dal fianco in cui è presente la serratura), mentre gli otto ripiani del coperchio sono occupati dalle Virtù Teologali e Cardinali e da una coppia di geni reggenti stemmi vuoti 
cofanetto (alla certosina, opera isolata) 
Museo Nazionale di Ravenna RCE 1013 
00635570 
08 
0800635570 
Il cofanetto alla certosina proviene dalle collezioni che i monaci camaldolesi del cenobio ravennate di Classe avevano raccolto a partire dal XVII secolo e che, soprattutto con le acquisizioni del XVIII, vennero a costituire una notevole collezione di rilievo non solo artistico ma altresì antiquario e naturalistico. In tale raccolta gli oggetti in osso e avorio ebbero una significativa rappresentanza, definendo un corpus tipologicamente eterogeneo e capace di riepilogarne vari periodi di produzione e regioni di provenienza. Le collezioni classensi, confluite nel demanio comunale con le soppressioni del 1797, ed esposte nella chiesa di San Romualdo come parte del Museo Classense Municipale, pervennero quindi al costituendo Museo Nazionale di Ravenna a partire dal 1885, per essere trasferite nella nuova sede del medesimo, l’ex-monastero benedettino di San Vitale, tra il 1913 ed il 1914. La particolare conformazione di questo cofanetto risponde ad una tipologia non isolata all’interno della produzione degli atelier artigianali specializzati nella realizzazione di rilievi in osso. Il cofanetto ha struttura ottagonale, così come avviene in altri esemplari prodotti dalla più celebre, fra le suddette botteghe, quella riferibile alla personalità di Baldassarre degli Embriachi (Bologna: Museo di S. Petronio e Museo Civico Medievale – Londra: Victoria&Albert Museum – Napoli: Capodimonte – Parigi: Musée Cluny – Ascoli Piceno: cattedrale S. Emidio – Vienna Kunsthistorisches Museum – Milano: Pinacoteca Ambrosiana). L’opera è connotata quale prezioso e raffinato portagioie, concepita come regalo di matrimonio, come dimostra la presentazione della placchetta con due geni alati recanti una coppia di stemmi, richiamo all’unione araldica celebrantesi tra le due famiglie. La vicenda narrata, contaminazione della trecentesca "Leggenda di Stella e Mattabruna" con la fiaba francese intitolata "Beatrix", e delle angherie patite dalla giovane e dai suoi sette figli (sei dei quali trasmutati in cigni dopo il furto delle catenelle d’oro e poi difesi e riscattati da Helyas, rimasto d’aspetto umano) per opera della suocera Mattabruna, è per di più segnata da un lieto fine che omaggia l’indefessa fiducia riposta nella Provvidenza e parimenti da una trama che mette in guardia dalle sospettosità coniugali del Re nei confronti della casta sposa, assumendo i caratteri di un positivo viatico ad un matrimonio felice. La vicenda di Helyas d’altronde compare nelle placchette eburnee del quadrilatero cofanetto del Museo di Cluny (inv. CL 375), del Museo Civico di Torino e della chiesa di Maiori (SA), tutte di produzione embriachesca, e afferenti la fase più precoce della sua produzione, posta tra il trasferimento di Baldassarre da Firenze a Venezia (certamente avvenuta tra il 1391 e il 1393) e la sua stessa morte avvenuta nel 1406. La strutturazione quasi industriale della bottega vide tuttavia simili istanze perdurare anche nei primi anni del ‘400, talvolta convivendo nella stessa opera a fianco di esemplari prodotti in uno stile dal panneggio spezzato e da un linearismo maggiormente nervoso e tardogotico, nella logica razionale di una produzione tendente alla serialità, e pertanto la cronologia della presente placchetta deve abbracciare entrambi i decenni a cavallo dei secoli XIV e XV. La bottega degli Embriachi fa riferimento alla famiglia fiorentina più correttamente detta degli Obriachi o Ubriachi (banchieri ghibellini documentati in Oltrearno dal XII secolo, costretta all’esilio e trasferitasi nel XIV in altri centri come Bologna e Venezia) ed è stata incardinata dalla critica alla personalità di Baldassarre, tuttavia non in ragione di una reale paternità autoriale, quanto piuttosto per dinamiche di gestione economica e imprenditoriale. E’ infatti nota, anche a seguito delle ricerche archivistiche e documentali come il fondamentale studio di Richard Trexler (The Magi Enter Florence: The Ubriachi of Florence and Venice in Studies in Medieval and Renaissance History, I, 1978, pp. 127-218), la figura del capofamiglia Baldassarre quale importante mercante in stretti rapporti con personalità quali il duca Jean de Berry, Martino I d’Aragona (reggente e poi re di Sicilia), e Riccardo II d’Inghilterra, così come con Gian Galeazzo Visconti e la corte ducale milanese. E’ in ragione di quest’ultima illustre entratura che si giustifica la commissione affidata a Baldassarre, come impresario più che come artista, per i lavori in avorio per la Certosa di Pavia costituenti la pietra angolare della ricostruzione storica dell’intera bottega: il monumentale trittico d’altare e due cofanetti in seguito smembrati e ricomposti in un pannello al Metropolitan Museum di New York. [PER MANCANZA DI SPAZIO SI PROSEGUE IN OSSERVAZIONI] 
11 M 31 
11 M 32 
11 M 33 
11 M 41 
11 M 42 
11 M 43 
11 M 44 
11 Q 331 : 82 A (HELYAS) : 25 F 24 (STAG) (+42) : 42 AA 361 
82 AA (MATTABRUNA) : 82 A (MALQUARRES) : 44 BB 1526 : 44 F 51 
11 Q 331 : 82 A (HELYAS) : 44 B 1522 
11 Q 331 : 82 A (HELYAS) : 49 B 24 
31 B 710 (+0) : 46 A 122 : 33 A 53 
82 A (MALQUARRES) : 82 A (HELYAS) : 44 G 544 : 25 F 24 (STAG) : 25 F 36 (SWAN) 
11 Q 331 : 82 A (HELYAS) : 11 Q 21 : 25 F 24 (STAG) 
82 AA (MATTABRUNA) : 82 A (MALQUARRES) : 44 BB 1526 : 31 A 43 
11 Q 331 : 82 A (HELYAS) : 49 B 24 : 45 B 211 : 43 C 421 
Allegoria della Giustizia 
Allegoria della Carità 
Allegoria della Prudenza 
Allegoria della Fede 
Allegoria della Speranza 
Allegoria della Temperanza 
Allegoria della Fortezza 
L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva 
L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re 
Geni reggistemma 
Malquarres ruba ai principi le catene d'oro 
Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati 
Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re 
L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta 
L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco 
L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva 
Cofanetto di grandi dimensioni, avente forma ottagonale e decorazione detta "alla certosina". Il cofanetto è costituito infatti da una struttura lignea rivestita da intarsi di osso, legni colorati e corno, a comporre schemi geometrici che costituiscono la cornice attorno alle placchette di osso intagliato. Queste ultime sono disposte sulle otto facciate tanto della parte inferiore così come sulle otto del coperchio, tronco di piramide ottagonale terminante con modanature a sostegno del mancante pomello sommitale. Il cofanetto alla certosina presenta una serratura antica su una delle facce della base ottagonale. Nel primo ordine, raggruppate per tre entro inquadramento architettonico in osso, le placchette mostrano episodi della Leggenda di Helyas (a partire dal fianco in cui è presente la serratura), mentre gli otto ripiani del coperchio sono occupati dalle Virtù Teologali e Cardinali e da una coppia di geni reggenti stemmi vuoti 
Mattabruna consegna a Malquarres i sette neonati ; L'eremita trova i sette neonati nella foresta e comparsa della cerva ; L'eremita accudisce i sette neonati e li fa allattare dalla cerva ; L'eremita educa i sette principi e i fratelli nella foresta ; L'eremita educa i sette principi e insegna loro il tiro con l'arco ; Mattabruna e Malquarres tramano alla corte del Re ; Malquarres ruba ai principi le catene d'oro ; L'eremita presenta il principe Helyas alla corte del Re ; Geni reggistemma ; Allegoria della Fede ; Allegoria della Speranza ; Allegoria della Carità ; Allegoria della Prudenza ; Allegoria della Temperanza ; Allegoria della Giustizia ; Allegoria della Fortezza 
Ravenna (RA) 
0800635570 
cofanetto alla certosina 
detenzione Stato 
legno/ intarsio 
osso/ intaglio 
osso/ pittura 
corno/ intarsio 
osso/ intarsio 
bibliografia specifica: Martini, L - 1998 
bibliografia specifica: Oggetti avorio - 1993 
bibliografia di confronto: Avori bizantini - 1990 
bibliografia specifica: Collezione oggetti - 2004 

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