Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo (formella - di dittico, opera isolata) - manifattura Italia settentrionale (prima metà VIII-IX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800635616 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
formella, di dittico, opera isolata Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo
Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo (formella - di dittico, opera isolata) - manifattura Italia settentrionale (prima metà VIII-IX)
Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo (formella - di dittico, opera isolata) - manifattura Italia settentrionale (prima metà VIII-IX)
ca 791-ca 810
Formella eburnea di forma quasi quadrata, mancante della cornice sinistra. A bassorilievo, entro un clipeo incorniciato da elementi decorativi a foglie d'acanto e palmette, è raffigurato il busto di un angelo reggente un libro in mano. Lo sfondo della cornice mostra evidenti tracce di colorazione verde scuro, mentre sulla parete di fondo del clipeo, dietro all'angelo, sono le tracce di una colorazione rossa
formella (di dittico, opera isolata)
Museo Nazionale di Ravenna RCE 1006
00635616
08
0800635616
La formella con il simbolo dell'Evangelista Matteo proviene dalle collezioni che i monaci camaldolesi del cenobio ravennate di Classe avevano raccolto a partire dal XVII secolo e che, soprattutto con le acquisizioni del XVIII, vennero a costituire una notevole collezione di rilievo non solo artistico ma altresì antiquario e naturalistico. In tale raccolta gli oggetti in osso e avorio ebbero una significativa rappresentanza, definendo un corpus tipologicamente eterogeneo e capace di riepilogarne vari periodi di produzione e regioni di provenienza. Le collezioni classensi, confluite nel demanio comunale con le soppressioni del 1797, ed esposte nella chiesa di San Romualdo come parte del Museo Classense Municipale, pervennero quindi al costituendo Museo Nazionale di Ravenna a partire dal 1885, per essere trasferite nella nuova sede del medesimo, l’ex-monastero benedettino di San Vitale, tra il 1913 ed il 1914. La nostra formella era originariamente collegata ad altre tre, prodotte dallo stesso raffinato atelier di arte carolingia, e faceva probabilmente parte di un dittico. Si conserva nella stessa collezione classense una formella dall'identica cornice decorativa e uguali dimensioni, raffigurante un Cristo benediente (n° inv. 1007, NCTN 0800635617). Sono poi diffusi tra il Victoria & Albert Museum e una collezione privata fiorentina rispettivamente l'acquila simbolo si San Giovanni e il toro alato simbolo di San Luca. La deliziosa conduzione del morbido modellato, con influenze classiciste che accostano il gruppo di opere agli esiti dell'arte giustinianea, hanno suggerito alla critica di riconoscervi la paternità di una raffinata bottega carolingia a cavallo tra VIII e IX secolo. La possibile area geografica di provenienza potrebbe per questo motivo corrispondere all'Italia settentrionale. Tuttavia la presenza di possibili confronti anche con i moduli della miniatura carolingia prodotta negli atelier imperiali come nel "gruppo di Ada" suggeriscono di non escludere una produzione nei centri oltremontani di Treviri o di Lorsch. Proprio il dittico di Evangeliario di Lorsch avendo fornito puntuali confronti stilistici per la resa fisiognomic dell'angelo nella presente formella. Per la bibliografia critica e i raffronti altresì con le miniature del 'gruppo di Ada' si veda MARTINI 1990 pp. 66-67
11 I 424
Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo
Formella eburnea di forma quasi quadrata, mancante della cornice sinistra. A bassorilievo, entro un clipeo incorniciato da elementi decorativi a foglie d'acanto e palmette, è raffigurato il busto di un angelo reggente un libro in mano. Lo sfondo della cornice mostra evidenti tracce di colorazione verde scuro, mentre sulla parete di fondo del clipeo, dietro all'angelo, sono le tracce di una colorazione rossa
Angelo simbolo dell'Evangelista Matteo
Ravenna (RA)
0800635616
formella di dittico
detenzione Stato
avorio/ intaglio
avorio/ pittura
bibliografia di confronto: Oggetti avorio - 1993
bibliografia specifica: Avori bizantini - 1990
bibliografia specifica: Collezione oggetti - 2004