visitare i carcerati (disegno, opera isolata) di Bossi Benigno (sec. XVIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0800636330 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
disegno, opera isolata visitare i carcerati
enit
visitare i carcerati (disegno, opera isolata) di Bossi Benigno (sec. XVIII)
1777-1777
Disegno a penna e inchiostro nero su carta bianca. I segni più leggeri sembrano realizzati con inchiostro di nerofumo, mentre i pochi ritocchi marcati sembrano ad inchiostro di china. Il foglio è controfondato con cartoncino beige e sopra è stata incollata una cornice di cartoncino azzurro con sopra carta bianca disegnata a penna con profili ad inchiostro bruno. Il disegno raffigura una delle opere di misericorda. A destra un uomo e una donna, vestiti all'antica, avanzano verso un uomo incatenato, completamente nudo e seduto per terra. Sullo sfondo compaiono altri carcerati che guardano i personaggi da dietro le sbarre. A sinistra un uomo eretto osserva, anche lui incatenato
disegno (opera isolata)
1220
00636330
08
0800636330
Nell'Inventario generale corrente, manoscritto del 1938-39 e anni seguenti, conservato presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza è segnalato che lo stato di conservazione risulta buono. Se ne ignora la provenienza. Il disegno è inventariato come: "Disegno a penna su carta bianca, con 'Il martirio di un santo'. Segnato a destra, in basso: "Bossi in. dis. Colorno 1777". Artista di origine lombarda, fu allievo di Domenico Muzzi a Parma e frequentò gli studi all’Accademia, sia di disegno e figura, ma anche di Plastica. Gran parte della sua attività si svolse nella città di Parma. Si dedicò, con abilità in diverse discipline artistiche, ma dimostrò grandi capacità soprattutto nell’arte incisoria e quella plastica. Il disegno trattato è firmato e datato dal Bossi nel 1777 a Colorno. In questo periodo l’artista lavorava alla chiesa ducale di Colorno, San Liborio, in collaborazione con l’architetto Petitot. In questo studio il pittore imita l’arte incisoria utilizzando solo l’inchiostro nero a penna. L’opera viene posta in relazione stilistica con un disegno appartenente alla Biblioteca Palatina di Parma, “Venere presenta a Enea le armi”. In entrambe l’artista privilegia le forme tondeggianti
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visitare i carcerati
Disegno a penna e inchiostro nero su carta bianca. I segni più leggeri sembrano realizzati con inchiostro di nerofumo, mentre i pochi ritocchi marcati sembrano ad inchiostro di china. Il foglio è controfondato con cartoncino beige e sopra è stata incollata una cornice di cartoncino azzurro con sopra carta bianca disegnata a penna con profili ad inchiostro bruno. Il disegno raffigura una delle opere di misericorda. A destra un uomo e una donna, vestiti all'antica, avanzano verso un uomo incatenato, completamente nudo e seduto per terra. Sullo sfondo compaiono altri carcerati che guardano i personaggi da dietro le sbarre. A sinistra un uomo eretto osserva, anche lui incatenato
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Parma (PR)
0800636330
disegno
proprietà Stato
carta bianca/ penna
carta bianca/ inchiostro di china
carta bianca/ inchiostro grigio
bibliografia specifica: Cirillo G./ Godi G - 1991
bibliografia di corredo: Fornari Schianchi L - 2000