disegno architettonico, Spolvero di mosaico rinvenuto nella basilica di San Francesco di Ravenna di Anonimo italiano (XX)

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Disegno a tempera su carta. Spolvero di mosaico rinvenuto nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Due fogli di carta velina
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disegno architettonico, Spolvero di mosaico rinvenuto nella basilica di San Francesco di Ravenna di Anonimo italiano (XX) 
disegno architettonico 
ADS RA 1399 
Secondo la tradizione la Basilica di San Francesco venne costruita nel luogo in cui sorgeva il tempio romano di Nettuno. Fondata nel V secolo dal vescovo Neone, le cui reliquie riposano in una semplice arca di pietra di fronte alla finestra frontale della cripta, la prima chiesa era dedicata agli apostoli Pietro e Paolo ed era detta Basilica Apostolorum. Dal IX al XIII secolo la chiesa venne ribattezzata Basilica San Petri Maioris e nel 1261 venne intitolata al Santo di Assisi dai frati Francescani che l’avevano avuta in custodia dall’arcivescovo Filippo. La chiesa fu quasi completamente ricostruita nell’XI secolo, quando contestualmente venne realizzato un ciclo di affreschi nella cripta che, come si nota dal diverso livello delle prime due colonne della navata centrale, fu ricavata nell’intercapedine ottenuta dal rialzo pavimentale eseguito in quell’occasione. Nel 1321 vi vennero celebrate le esequie di Dante Alighieri, morto a Ravenna il 13-14 settembre. Nel XV secolo venne ricostruito il convento adiacente, eretto dai frati Francescani. Nel corso del XVIII secolo la chiesa venne ampiamente rimaneggiata ad opera di Guglielmo Zumaglini. Fra il 1918 e il 1921, in prossimità del VI centenario della morte di Dante, la chiesa venne restaurata e fornita di un nuovo tetto. Questo intervento fu di ispirazione per tutti i successivi interventi architettonici ed urbanistici eseguiti nella zona. Col passaggio dalla facies settecentesca a quella neomedievale della basilica ebbe inizio una mutazione progressiva della zona circostante, che interessò la Tomba di Dante, il quadrarco di Braccioforte e il palazzo della Provincia. L’Archivio Disegni della Soprintendenza di Ravenna conserva un nucleo grafico relativo alla Basilica di San Francesco inserita nella ‘zona dantesca’ della città di cui oggi fa parte, il nucleo consta di 12 eliografie e 180 disegni quasi tutti relativi agli interventi terminati nel 1921, tra gli autori si segnalano gli architetti Renzo Strumia, Alessandro Azzaroni e Carlo Polli 
Disegno a tempera su carta. Spolvero di mosaico rinvenuto nella Basilica di San Francesco di Ravenna. Due fogli di carta velina 
Spolvero di mosaico rinvenuto nella basilica di San Francesco di Ravenna 
ICCD_MODI_1438022690561 
disegno architettonico 
proprietà Stato 
carta velina 
a tempera nera 
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