disegno architettonico, Progetto per la costruzione di una chiavica lungo i monumenti della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna di Anonimo italiano (XIX)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/08iccd_modi_3492101428561 entità di tipo: CulturalProperty
Disegno a inchiostro di china nera, penna rossa, matita e acquerelli su carta leggera. Progetto per la costruzione di una chiavica lungo i monumenti della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna. Sezioni trasversali, sezione del terreno e della nuova chiavica nel punto E lungo la basilica di San Vitale. Scala 1:10. Disegno del Regio Corpo del Genio Civile di Ravenna
enit
disegno architettonico, Progetto per la costruzione di una chiavica lungo i monumenti della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna di Anonimo italiano (XIX)
XIX terzo quarto
1871/10/10-1871/10/10
disegno architettonico
ADS RA 11112
La basilica di San Vitale sorge su un sacello del V secolo dedicato all’omonimo martire; la sua costruzione iniziò nel 525 d.C. per volontà del vescovo Ecclesio e grazie al contributo del banchiere Giuliano Argentario. Dopo 20 anni di costruzione, la basilica fu consacrata nel 547 dal vescovo Massimiano. La struttura in laterizio presenta un impianto ottagonale su due livelli, di cui quello superiore racchiude la cupola, sorretta da 8 grandi pilastri. All'interno, un arco trionfale introduce al presbiterio, punto focale della decorazione a mosaico. Tra il IX e il X secolo l'ordine benedettino, che qui si stabilì fino al XVIII secolo, costruì il proprio convento nell'area attorno a San Vitale, addossando vari edifici alle pareti e alla facciata. Nel XIX secolo, ciò che rimaneva del programma decorativo originario era il mosaico presbiteriale, mentre il rivestimento delle pareti dell'ordine inferiore era quasi del tutto andato perduto. Filippo Lanciani, ingegnere del Genio Civile attivo a Ravenna nella seconda metà del XIX secolo, si occupò della sistemazione dell'area absidale, del ripristino del rivestimento marmoreo dei piloni e delle pareti perimetrali della basilica. Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 furono oggetto di restauro le capriate lignee del tetto e vennero eliminati i corpi di fabbrica che circondavano il perimetro della basilica, integrandone le lacune, interventi testimoniati da alcuni disegni conservati presso l’Archivio disegni della Soprintendenza. Tra il 1898 il 1904 Corrado Ricci, nuovo direttore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, coadiuvato da alcuni tecnici dell’Opificio delle Pietre Dure, si occupò della ricostruzione delle tarsie del tratto inferiore dell’abside di San Vitale. Sempre negli stessi anni si occupò anche della sistemazione del pronao, della torre scalaria, della demolizione di alcune cappelle e della Sacrestia oltre che alla realizzazione delle finestre con infissi in legno. Importanti furono anche i lavori di abbassamento del pavimento, condotti prima da Giuseppe Gerola poi da Renato Bartoccini. Gli scavi portarono alla scoperta di porzioni superstiti del pavimento musivo del VI secolo, che vennero ricomposte e ricollocate
Disegno a inchiostro di china nera, penna rossa, matita e acquerelli su carta leggera. Progetto per la costruzione di una chiavica lungo i monumenti della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna. Sezioni trasversali, sezione del terreno e della nuova chiavica nel punto E lungo la basilica di San Vitale. Scala 1:10. Disegno del Regio Corpo del Genio Civile di Ravenna
Progetto per la costruzione di una chiavica lungo i monumenti della basilica di San Vitale e del mausoleo di Galla Placidia di Ravenna
ICCD_MODI_3492101428561
disegno architettonico
proprietà Stato
carta
matita
inchiostro di china
penna rossa
acquerellatura