San Benedetto benedice il vino avvelenato (scomparto di polittico) by Massi Gentile detto Gentile da Fabriano, Niccolò di Pietro (sec. XV)
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scomparto di polittico San Benedetto benedice il vino avvelenato
San Benedetto benedice il vino avvelenato (scomparto di polittico) di Massi Gentile detto Gentile da Fabriano, Niccolò di Pietro (sec. XV)
San Benedetto benedice il vino avvelenato (scomparto di polittico) by Massi Gentile detto Gentile da Fabriano, Niccolò di Pietro (sec. XV)
scomparto di polittico
Tavola centinata, trilobata
ca 1415-ca 1420
0900121900A-3
scomparto di polittico
00121900
09
A
0900121900A
Le tre tavolette degli Uffizi con miracoli di san Benedetto, e una quarta tavoletta del Museo Poldi Pezzoli di Milano, facevano probabilmente parte di uno stesso polittico, realizzato per la chiesa benedettina di S. Andrea a Mantova o di S. Benedetto di Polirone. All'area mantovana ricondurrebbero i colori bianco, rosso e verde della livrea gonzaghesca di frequente ricorrenti nei dipinti. Il Richter assegna il dipinto all'autore degli affreschi del monumento Serego in S. Anastasia a Verona. Per il Coletti il lavoro potrebbe essere il frutto di una collaborazione tra Pisanello e il Maestro degli Innocenti (autore degli affreschi della cappella degli Innocenti nella chiesa di Santa Caterina a Treviso ed identificato dal Rasmo in Teodorico d'Ivano d'Alemagna). Dopo la mostra di Verona Longhi, Coletti, Sindona e la Castelfranchi-Vagas accettano l'attribuzione a Pisanello. I critici più recenti approvano una attribuzione a Gentile da Fabriano per la parte dell'ideazione, il quale avrebbe poi affidato l'esecuzione a Niccolò di Pietro, e propongono una datazione tra il 1415 e il 1420 ca
San Benedetto benedice il vino avvelenato
Tavola centinata, trilobata
Firenze (FI)
proprietà Stato
San Benedetto benedice il vino avvelenato
tavola/ pittura a tempera
oro/ punzonatura