Lettera E (miniatura) by Eustachio fra (sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900161206-2_2 an entity of type: CulturalPropertyComponent
miniatura, c. 64v Lettera E
Lettera E (miniatura) by Eustachio fra (sec. XVI)
Lettera E (miniatura) di Eustachio fra (sec. XVI)
1526-1526
Iniziale miniata a fondo oro con corpo della lettera in rosso e in rosa con motivi a filigrana in bianco e profilo a ovoli e dentelli. Cornice interna in giallo; bordo esterno ornato da foglie di acanto in azzurro e verde. All'interno della cornice, nello spazio suddiviso in due dalla parte mediana dell'iniziale, è un motivo vegetale arancio a simmetria bilaterale, con un tralcio centrale e racemi con rosette laterali, che si dipartono dal bulbo in basso al centro, ornato da foglie di acanto. L'ornamentazione esterna dell'iniziale, lungo le due aste sul margine della carta, in alto e in basso, è formata dai consueti racemi con rosette, foglie di acanto, boccioli, nei colori rosso, verde, azzurro, giallo, con boli dorati ornati da filigrana
miniatura
00161206
09
0900161206
Il codice, datato 1526 dall'autore delle miniature (c.Ir.; c.4r), è attribuito a Frate Eustachio (Tommaso di Baldassarre), converso domenicano di S.Marco, nel suo commento alle Vite del Vasari (1850), dal Milanesi, che attinge alle antiche biografie di P.Timoteo Bottonio (Annali, II, 1555) e P.Serafino Razzi (Istoria degli Uomini illustri del sacro Ordine dei Predicatori, Lucca, 1596, p.354). Sappiamo che Frate Eustachio miniò altri codici per l'Opera del Duomo: Il Granducale CII nel 1519; l'A 31 nel 1521; l' F30 nel 1523; il G nel 1525 (secondo M.Levi D'Ancona, 1962, pp.270-271). Il Milanesi (1850, VI, p.338) e la Levi D'Ancona (Op.cit., Ibidem) riportano i documenti di pagamento a Frate Eustachio, da parte dell'Opera del Duomo, per i corali da lui miniati, documenti datati 1521 e 1525 (Archivio dell'Opera del Duomo, Libro Debitori e creditori, cc.52; 30). L'attribuzione fatta sia in base a questi documenti, sia per motivi stilistici, è sostenuta concordemente da tutti i critici, dal Milanesi (1850) e dal Colnaghi (1887) alla Levi D'Ancona (1962) e alla Francini Ciaranfi (1970). Quest'ultima nota un attardamento nei moduli stilistici dei codici del Duomo, rispetto ai codici precedenti, come il Salterio n°529 del Museo di S.Marco, datato 1505, che rilevava l'influsso di Fra' Bartolomeo (cfr.R.Chiarelli, I codici del museo di S.Marco a Firenze, Firenze, 1968, pp.29-30; 62), e ,portando alle estreme conseguenze il giudizio della Levi D'Ancona, considera queste tendenze arcaizzanti, simili ai modi del Beato Angelico, con influenze del Perugino, del Botticelli e dei miniatori del Quattrocento, come un sintomo di involuzione del nostro miniatore, che si rivelerebbe esperto calligrafo più che valente pittore (Dai documenti sopra citati emerge che Frate Eustachio è autore, nei codici da lui miniati, anche dalle iniziali filigranate). A mio giudizio, gli attardamenti stilistici nelle iniziali istoriate del nostro codice dimostrano un distacco della miniatura dalla grande pittura, che può essere considerato come una distinzione fra due generi diversi di arte figurativa; se questo effetto è ricercato, non denota una mancanza di inventiva, ma il desiderio di aderire più strettamente ad un tradizione iconografica e religiosa, come dimostra anche l'uso, in pieno Cinquecento, della scrittura gotica "rotunda", tipico del nostro antifonario. La Francini Ciaranfi attribuisce la scrittura a Don Filippo di Pulidoro, autore, secondo i documenti sopra citati, del testo degli altri antifonari eseguiti per l'Opera del Duomo
n.p
Lettera E
Iniziale miniata a fondo oro con corpo della lettera in rosso e in rosa con motivi a filigrana in bianco e profilo a ovoli e dentelli. Cornice interna in giallo; bordo esterno ornato da foglie di acanto in azzurro e verde. All'interno della cornice, nello spazio suddiviso in due dalla parte mediana dell'iniziale, è un motivo vegetale arancio a simmetria bilaterale, con un tralcio centrale e racemi con rosette laterali, che si dipartono dal bulbo in basso al centro, ornato da foglie di acanto. L'ornamentazione esterna dell'iniziale, lungo le due aste sul margine della carta, in alto e in basso, è formata dai consueti racemi con rosette, foglie di acanto, boccioli, nei colori rosso, verde, azzurro, giallo, con boli dorati ornati da filigrana
c. 64v
Lettera E
Firenze (FI)
0900161206-2.2
miniatura
proprietà mista pubblica/ecclesiastica
pergamena/ inchiostro/ doratura/ pittura a tempera
bibliografia specifica: Museo Opera - 1969
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1962
bibliografia specifica: Bradley J.W - 1887-1889