Codice D n.5 (antifonario) by Franchi Rossello di Jacopo (sec. XV)

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antifonario
Codice D n.5 (antifonario) di Franchi Rossello di Jacopo (sec. XV) 
Codice D n.5 (antifonario) by Franchi Rossello di Jacopo (sec. XV) 
1429-1429 
Codice incompleto composto di cc. 185. Scrittura a inchiostro bruno con neumi bruni, notazioni e righi musicali in rosso. Contiene 337 iniziali filigranate a penna ed inchiostro rosso e azzurro, ornate da motivi geometrici e vegetali, di cui due grandi, e le altre piccole e medie, 11 iniziali miniate istoriate, 26 iniziali ornate a tempera e pennello. Numerazione originale in rosso, in numeri romani al centro sul margine superiore di ogni carta. Legatura con 2 piatti in legno e cuoio. Borchie in ottone 
Codice D n.5 (antifonario) 
00161618 
09 
0900161618 
Il codice appare ricordato nel commento del Milanesi alle Vite di Vasari (1850) e nella successiva opera di Pini e Milanesi, che ritengono riferito a questo codice un documento di pagamento del 1429, pubblicato anche dalla Levi D'Ancona(1962, p.191). Descrittto semplicemente dal D'Ancona (1914), il codice viene valutato per la prima volta dal puntodi vista stilistico da A. M. Ciaranfi (1932) e dal Salmi (1954).E' attribuito a Matteo Torelli dalla Levi D'Ancona (1961; 1962, p.234), la quale nega l'attribuzione a Rossello di Jacopo Franchi, che era stata proposta dal Milanesi (1850) e da Thieme e Becker (1916), che suggeriscono, per alcune miniature, (ma non dicono quali) il nome di Giovanni Battista di Biagio Sanguigni (1393-1451). Il Marchini (1963) attribuisce il codice alla collaborazione di Matteo Torelli e Rossello di Jacopo Franchi, riferendo al manoscritto un documento di pagamento datato 1428, che fa il nome di quest'ultimo pittore. Egli esprime la forte probabilità che il documento (Prato, Archivio Datini, Pieve di S. Stefano, Libro d'Entrata ed uscita, n. 1167, 1428)si riferisca al nostro codice (che èdel 1429) immmaginando che le miniature siano state eseguite pima della rilegatura.Il Machini attribuisce le iniziali istoriate a tre mani diverse, tutte influenzate dallo stile di Lorenzo Monaco. Assegna per motivi stlistici al primo pittore (Rossello di Jacopo Franchi) e le iniziali di c. 53v (S. Giovanni Evangelista) e di c. 51 (Martirio di S. Stefano); al secodno pittore (Mattero Torelli) le iniziali di c. 48v (S. Sefano in trono); c.43v (Adorazione del bambino), e c. 3r (il re dAvid e l'Eterno); al terzo pittore (Giovan Battista di Biago Sanguigni)attribuisce le iniziali di c. 61v (S. Tommaso Becket); c. 68r (S. Silvestro), c. 67r (SS.Innocenti); c. 36r (Gesù Bambino); c. 51r (la parte superiore del'iniziale); e c. 3r (iniziale eseguita su disegno del Torelli). L'ipotesi sembra accettabile, considerando il diverso stile e la diversa qualità di esecuzione dei tre gruppi idi iniziali istoriate, di cui i primi due sono i più pregevoli 
Codice D n.5 
Codice incompleto composto di cc. 185. Scrittura a inchiostro bruno con neumi bruni, notazioni e righi musicali in rosso. Contiene 337 iniziali filigranate a penna ed inchiostro rosso e azzurro, ornate da motivi geometrici e vegetali, di cui due grandi, e le altre piccole e medie, 11 iniziali miniate istoriate, 26 iniziali ornate a tempera e pennello. Numerazione originale in rosso, in numeri romani al centro sul margine superiore di ogni carta. Legatura con 2 piatti in legno e cuoio. Borchie in ottone 
Prato (PO) 
0900161618-0 
antifonario 
proprietà Ente religioso cattolico 
pergamena/ inchiostro/ pittura a tempera/ doratura/ miniatura 
bibliografia specifica: Allgemeines Lexicon - 1907-1950 
bibliografia specifica: D'Ancona P - 1914 
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1961 
bibliografia specifica: Levi D'Ancona M - 1962 
bibliografia specifica: Salmi M - 1954 
bibliografia specifica: Pini C./ Milanesi G - 1869-1876 
bibliografia specifica: Ciaranfi A.M - 1932 
bibliografia specifica: Milanesi G - 1850 
bibliografia specifica: Marchini G - 1963 

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