Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e San Michele arcangelo (dipinto) di Memmi Lippo di Filippuccio (attribuito) (sec. XIV)

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dipinto Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e San Michele arcangelo
enit
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e San Michele arcangelo (dipinto) di Memmi Lippo di Filippuccio (attribuito) (sec. XIV) 
ca 1315-ca 1315 
Affresco framentario 
dipinto 
00183718 
09 
0900183718 
Nel 1962, sotto la direzione di Carli E. fu rimossa la ridipintura, l'atribuzione è stata messa in dubbio solo da Graham e Derbishire, che pensavano fosse opera di un seguace di Memmo di Filippuccio, e recentemente da Caleca, che ha proposto di riconoscere in quest'affresco e in quelli della Collegiata ad esso collegati, la fase estrema di Memmo di Filippucci stesso; Van Marle per primo considerò l'opera più antica di Lippo Memmi, anteriore alla Maestà di Palazzo Pubblico di San Gimignano (1937); Carli pubblicando l'opera dopo l'asportazione della ridipintura, ha messo in relazione a questa gli affreschi di S. Fina e S. Caterina di Alessandra sui pilastri adiacenti alla controfacciata della Collegiata e seguendoVan marle nella datazione ha potuto ricostruire l'attività del pittore; in seguito solo la Bennet ha messo in dubbio questa datazione, considerando il dipinto posteriore al 1937; soltanto la collocazione cronologica in anticipo nella Maestà può giustificare l'attribuzione a Lippo Memmi, la solenne frontalità dell'arcangelo o il trono marmoreo che (con la sua evidenza ogettuale, colonnette tortili e architrave con mensole in scorcio) punta ancora sulla cultura assisiate delle Storie di S. Francesco della Basilica superiore ed è meno evoluto in senso gotico della Maestà di Palazzo Pubblico, giustificano una datazione al 1317; l'affreco fu decurtato sui lati nel 1781quando si costruiscono gli altari della Madonna delle Grazie e quello simmetrico dedicato a S. Caterina da Siena e probabilmete in quella occasione fu ricoperto dallo scialbo; infatti nel 1841 il pittore tedesco Johann Anton Ramboux, come egli stesso dichiara, asportò l'imbiancatura riportando alla luce le parti supersiti dell'affresco, dalle quali trasse un disegno. Identificando tavolta, a mio parere a torto, con un dipinto di Lippi Memmi che Giorgio Vasari ricorda nella chiesa di S. Agostino: "..lavorò da per sè un tavola a tempera a' frati di S. Agostino in S. Gimignano..". Esso era ancora visibile alla fine del Settecento; non sembra infatti da condividere l'ipotesi di Irene Hueck basata sulla supposizione che l'altare della Madonna fosse stato costruito nel 1524, scialbato fin dal Cinquecento e che la menzione che ne fa Coppi, sia puramente letterale, e de4rivata da Vasari. L'annalista sangimignanese conosceva il passo vasariano e lo parefrasava, ma con una significativa correzione:"..è in questa chiesa una tavola lavorata a fresco da Lippo Memmi..", correzione che solo dopo la visione diretta dell'affresco poteva permettere. Fu completamente ridipinto nel 1844 da Antonio Marini 
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e San Michele arcangelo 
Affresco framentario 
Madonna con Bambino in trono con San Giovanni Battista e San Michele arcangelo 
San Gimignano (SI) 
0900183718 
dipinto 
proprietà Stato 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia specifica: Van Marle R - 1923 
bibliografia specifica: De Benedictis C - 1979 
bibliografia specifica: Berenson B - 1963 
bibliografia specifica: Volpe C - 1979 
bibliografia specifica: Crowe J.A.Cavalcaselle G.B - 1908 
bibliografia specifica: Graham J.C./ Derbishire F.M - 1910 
bibliografia specifica: Baldoria N - 1890 
bibliografia specifica: Brogi F - 1897 
bibliografia specifica: Chellini L - 1921 
bibliografia specifica: Coppi G.V - 1695 
bibliografia specifica: Hueck I - 1980 
bibliografia specifica: Marri E - 1921 
bibliografia specifica: Pantini R - 1908 
bibliografia specifica: Pecori L - 1975 
bibliografia specifica: Cecchini G./ Carli E - 1962 
bibliografia specifica: Bennet B.A - 1977 
bibliografia specifica: Caleca A - 1977 
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seguo le relazioni inverse