ritratto di Dante (medaglia) di Trentacoste Domenico (sec. XX)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900193108-0 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

medaglia ritratto di Dante
enit
ritratto di Dante (medaglia) di Trentacoste Domenico (sec. XX) 
1908-1908 
N.P 
medaglia 
Gen. 774 
Giorn. 163 
00193108 
09 
0900193108 
Questa medaglia fu commissionata a Trentacoste dalla Società Dante Alighieri, unitamente al Ministero degli Affari Esteri, nel 1908, probabilmente tramite la mediazione del critico d'arte Primo Levi (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 11: telegramma di P. Levi a Tentacoste, 1 maggio 1908). E' intitolata a Pasquale Villari quale premio per i benemeriti dell'italianità all'estero. L'iscrizione da apporre fu comunicata a Trentacoste nel giugno dello stesso anno (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 11: ttre biglietti della Società Dante Alighieri a Trentacoste, el 15 e 19 giugno e del 1 luglio 1908); nel novembre l'opera era sicuramente compiuta e consegnata (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 11: lettera della Società Dante Alighieri a Trentacoste, 17 novembre 1908). Trentacoste non percepì alcun compenso per l'opera, ad eccezione di 1.000 lire quale contributo alle spese (cfr. GAM, Archivio Trentacoste, Racc. 4, ins. 11: lettera del Ministero degli Affari Esteri a Trentacoste, 7 dicembre 1908; e lettera della Società Dante Alighieri a Trentacoste, 8 dicembre 1908). Questo fatto si può probabilmente spiegare sia per lo scopo "umanitario" dell'opera, sia per l'affinità ideologica che poteva legare in questi anni lo scultore, assai vicino alle idee nazionalistiche di Enrico Corradini, e alle attività propagandistiche in cui era attivamente impegnata la Dante Alighieri. Nel rovescio Trentacoste ricorre a una figura femminile allegorica, collocata centralmente: mentre i panneggi dall'andamento sinuoso conservano ancora qualcosa dell'influsso liberty, il carattere di monumentalità e le allusioni neo-cinquecentesche della figura appartengono ormai definitivamente a una nuova fase della scultura dell'artista, quale si esprimerà negli stessi anni nei grandi gruppi femminili allegorici per i torrioni di Montecitorio; e che può trovare un parallelo nella contemporanea pittura di De Carolis. La medaglia in argento fu donata da Fernanda Ojetti, erede fiduciaria di Trentacoste, allo Stato nel 1933. Si conservano alla GAM due studi preparatori del diritto e uno del rovescio in gesso, e una medaglia in bronzo con il solo ritratto di Dante, senza iscrizioni, accompagnata dal relativo modello in gesso 
61 B 2 (ALIGHIERI, Dante) 
ritratto di Dante 
N.P 
ritratto di Dante 
Firenze (FI) 
0900193108-0 
medaglia 
proprietà Ente pubblico territoriale 
argento 
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