Resurrezione, Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne (dipinto) by Ludovico Cardi detto il Cigoli - ambito toscano (fine sec. XVI)

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dipinto, Resurrezione Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne
Resurrezione, Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne (dipinto) by Ludovico Cardi detto il Cigoli - ambito toscano (fine sec. XVI) 
Resurrezione, Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne (dipinto) di Ludovico Cardi detto il Cigoli - ambito toscano (fine sec. XVI) 
Resurrezione, Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne (dipinto) 
tavola con cornice 
1591-1591 
0900260660 
dipinto 
00260660 
09 
0900260660 
Cardi e Baldinucci citano una Resurrezione per Palazzo Pitti che l'Angelucci (1819) identifica con questa tavola, la cui provenienza, secondo fonti aretine e secondo quanto affermano Del Vita e Salmi, era il convento benedettino della Ginestra presso Montevarchi soppresso nel 1778. Le suore furono unite alle benedettine di Santo Spirito di Arezzo, dove nel 1919 si trovava il dipinto, che successivamente passò alla Pinacoteca comunale. Anche Bucci, al contrario di Battelli, ha identificato la tavola con la Resurrezione dipinta da Cigoli per Palazzo Pitti su ordine di Ferdinando I notandovi alcune similitudini con il quadro di analogo soggetto eseguito da Santi di Tito in Santa Croce. La scoperta a Palazzo Pitti di una tela di Cigoli raffigurante una Resurrezione, pubblicata da Chappel, rivela che quest'ultima, databile intorno al 1590, è il dipinto citato da Baldinucci e da Cardi. La descrizione di Baldinucci non corrispondeva peraltro al dipinto aretino. L'esempio fiorentino è dunque la Resurrezione dipinta da Cigoli per la Cappella dei Forestieri in Palazzo Pitti. Chappel tuttavia concorda con Bucci nell'affermare che il dipinto aretino, come quello fiorentino, è fortemente influenzato dalla Resurrezione di Santi di Tito, la bottega del quale fu frequentata da Cigoli dopo avere lasciato quella di Allori intorno al 1584. Da un confronto con un disegno dell'altare destinato a ospitare il dipinto (Louvre n. 928) si deduce che le dimensioni originali della pala sono state ridotte nel tempo (Matteoli 1980). I disegni n. 1999S, n. 9399F, n. 8914F e il n. 764F attribuito da Spalding al Cigoli e da sempre noto come opera di Santi di Tito, conservati presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, sono da mettere in relazione con la tavola. La Lecchini suggerisce che quest'ultimo disegno sia stato eseguito in una fase giovanile, quando Cigoli, come tanti altri artisti, dimostrava l'influenza procurata dalla Resurrezione di Santi di Tito di Santa Croce 
Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne 
Resurrezione 
73 E 15 
tavola con cornice 
Arezzo (AR) 
proprietà Ente pubblico territoriale 
Cristo risorto Benedicente, soldati e Pie donne, Resurrezione 
tavola/ pittura a olio 
bibliografia di confronto: Dizionario enciclopedico - 1972 
bibliografia specifica: Berti L - 1961 
bibliografia specifica: Mostra Cinquecento - 1940 
bibliografia di confronto: Mostra Cigoli - 1959 
bibliografia specifica: Agnolucci E./ Droandi I - 1990 
bibliografia specifica: Del Vita A - 1915 
bibliografia specifica: Salmi M - 1921 
bibliografia specifica: Baldinucci F - 1702 
bibliografia specifica: Contini R - 1991 
bibliografia specifica: Faranda F - 1986 
bibliografia specifica: Lodovico Cigoli - 1992 
bibliografia specifica: Matteoli A - 1980 
bibliografia specifica: Brizi O - 1838 
bibliografia specifica: Papi G - 1988 
bibliografia specifica: Casciu S - 2004 
bibliografia specifica: Lecchini S./ Collareta M - 1985 
bibliografia di confronto: Dictionnaire peintres - 1976 
bibliografia specifica: Angelucci G.A - 1819 
bibliografia specifica: Battelli C - 1922 
bibliografia specifica: Cardi G.B - 1913 
bibliografia specifica: Casciu S - 1994 
bibliografia specifica: Chappel M - 1974 
bibliografia specifica: Chappel M - 1986 
bibliografia specifica: Maetzke A.M - 1987 
bibliografia di confronto: Allgemeines Künstler - 1997 
bibliografia di confronto: Dizionario Pittura - 1989 
bibliografia specifica: Casciu S./ Fornasari L - 1999 

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