Madonna con Bambino e angeli (monumento funebre) di Benedetto da Maiano (sec. XV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900285794 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
monumento funebre, monumento sepolcrale di Filippo Strozzi Madonna con Bambino e angeli
enit
Madonna con Bambino e angeli (monumento funebre) di Benedetto da Maiano (sec. XV)
1491-1495
Sarcofago sorretto da zampe di leone, tondo figurato entro arco a tutto sesto, chiave di volta figurata
monumento sepolcrale di Filippo Strozzi (monumento funebre)
00285794
09
0900285794
Non è possibile stabilire con certezza la data d'inizio dei lavori di Benedetto da Maiano nella cappella Strozzi perchè, anche se il 1491, data di morte del committente, è la più precoce menzione in nostro possesso del sepolcro, è ragionevole supporre che lo scultore cominciasse ad occuparsene dopo essersi liberato dai gravosi impegni con la Corte di Napoli, cioè dopo il 1489, probabilmente tra la fine del 1490 e l'inizio del 1491. I lavori si articolarono in due fasi: la prima entro il 13 dicembre del 1491, data del primo pagamento, fu incentrata sulla tomba vera e propria, la cui esecuzione fu sollecitata dagli eredi di Filippo Strozzi per l'urgenza di dare sepoltura al defunto; la seconda, proseguita a intervalli e lentamente, durante la quale Benedetto completò le parti che non avevano lo stesso carattere di improrogabilità del sepolcro, cioè l'altare e il pavimento della cappella, si concluse con un pagamento del 24 marzo 1495. Considerazioni di ordine stilistico inducono a ritenere che l'artista avesse già terminato il monumento Strozzi prima di iniziare la tomba di san Bartolo nella chiesa di Sant'Agostino a San Gimignano, per la quale Benedetto firmò il contratto l'11 maggio 1492. Ciò avvalora l'ipotesi che l'artista, impegnato a San Gimignano tra il 1492 e il 1494, avesse temporaneamente sospeso i lavori in S. Maria Novella una volta eseguite le parti più urgenti. La Borsook non concorda con questa ricostruzione cronologica e pone al 1495 il termine di tutti i lavori, compresa la tomba. Il sepolcro denota una fusione di motivi stilistici diversi. Lo schema media la tipologia a lunetta tipicamente quattrocentesca con desunzioni da Giuliano da Sangallo per il sarcofago di paragone (cfr. i sepolcri Sassetti in S. Trinita), da Antonio Rossellino per il tondo sorretto dagli angeli e dal Verrocchio per la disposizione dei medesimi intorno al clipeo
Madonna con Bambino e angeli
Sarcofago sorretto da zampe di leone, tondo figurato entro arco a tutto sesto, chiave di volta figurata
Madonna con Bambino e angeli
Firenze (FI)
0900285794
monumento funebre
proprietà Stato
marmo/ scultura
porfido/ scultura
bibliografia di confronto: Santa Maria - 1981
bibliografia specifica: Borsook E - 1970
bibliografia specifica: Friedman D - 1970
bibliografia specifica: Tessari A. S - 1975
bibliografia specifica: Bertoncini Sabatini P., Boschetto L., Campigli M. e altri - 2016