vescovo Antonio d'Orso (scultura) by Tino di Camaino (sec. XIV)
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scultura vescovo Antonio d'Orso
vescovo Antonio d'Orso (scultura) di Tino di Camaino (sec. XIV)
vescovo Antonio d'Orso (scultura) by Tino di Camaino (sec. XIV)
post 1320-ante 1322
Ritratti. Personaggi: vescovo Antonio d'Orso. Insegne ecclesiastiche: mitria
scultura
00289652
09
0900289652
Antonio D'Orso morì nel 1320 e fu sepolto nel sarcofago il 18 luglio 1321. Secondo Naoki Dan (1977-78) il monumento sepolcrale dovette essere compiuto integralmente entro il 1322. L'opera è conservata nelle sue parti essenziali: il basamento su archi e mensole e, sopra a questo, il sarcogafo che poggia su tre leoni e sul quale si trova la figura del defunto. Del monumento sono state tentate varie ricostruzioni. Dal tentativo di Valentiner (1935), l'opinione generale sulla autenticità dei tre leoni supportanti il sarcogafo è attualmente negativa. Secondo Kreytenberg (1986), le parti disperse dell'opera sono: una lastra a sinistra e una a destra, dietro la figura del defunto, che raffiguravano i lati di un trono; il baldacchino della camera mortuaria, una lastra di una "elevatio animae" col vescovo a mezza figura sorretto da due angeli (ora nella collezione Torrigiani, a Firenze); infine il grande baldacchino che doveva racchiudere il sarcogafo, la camera mortuaria e il rilievo con l'"elevatio animae" e che forse aveva nel frontone un rilievo col "Cristo Giudicante", e, alla base degli spioventi, due angeli che suonano la tromba di cui uno si trova sopra la Porta del Campanile, sul fianco del Duomo. Il programma è stato probabilmente concepito da Francesco da Barberino, notaio, poeta ed esecutore testamentario del vescovo D'Orso. La figura, assai singolare, del defunto seduto e la "elevatio animae" hanno un senso unico: il corpo abbandonato senz'anima e l'anima sollevata dagli angeli sono evidentemente parti di un tutto. La figura del defunto seduta appare in attesa della resurrezione e della redenzione a seguito del Giudizio Finale a cui probabilmente avranno accennato le sculture del frontone del baldacchino. Il programma iconografico del monumento sepolcrale sembra quindi essere ispirato alla morte, al giudizio e alla resurrezione. Stilisticamente le figure, plasticamente vigorose, richiamano nella loro struttura, nello stile delle vesti e soprattutto nella forma dei visi le immagini che Simone Martini dipinse nella chiesa inferiore di S. Fra ncesco ad Assisi (cfr. Kreytenberg)
61 B 2 (ANTONIO D'ORSO) (+34)
vescovo Antonio d'Orso
Ritratti. Personaggi: vescovo Antonio d'Orso. Insegne ecclesiastiche: mitria
vescovo Antonio d'Orso
Firenze (FI)
0900289652
scultura
proprietà privata
marmo/ scultura
bibliografia specifica: Carli E - 1934
bibliografia specifica: Toesca P - 1951
bibliografia specifica: Venturi A - 1901-1940
bibliografia specifica: Kirchen Florenz - 1940-1954
bibliografia specifica: Reymond M - 1897-1900
bibliografia specifica: Valentiner W. R - 1935
bibliografia specifica: Kreytenberg G - 1986
bibliografia specifica: Valentiner W. R - 1933
bibliografia specifica: Valentiner W. R - 1954
bibliografia specifica: Masciotta M - 1966
bibliografia specifica: Pope-Hennessy J - 1955
bibliografia specifica: Sinibaldi G - 1934
bibliografia specifica: Trombetta A.M - 1929