decorazione plastica, frammento by Arnolfo di Cambio (bottega) (secc. XIII/ XIV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900289846 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
decorazione plastica, frammento
decorazione plastica, frammento di Arnolfo di Cambio (bottega) (secc. XIII/ XIV)
decorazione plastica, frammento by Arnolfo di Cambio (bottega) (secc. XIII/ XIV)
post 1298-ante 1310
Frammento di fregio. Decorazioni: foglie
decorazione plastica (frammento)
00289846
09
0900289846
Il pezzo fa parte di un gruppo di frammenti di decorazioni che costituiscono gli unici resti sicuri della primitiva facciata della cattedrale risalente al XIV secolo. Dopo la demolizione della facciata trecentesca, tra il 1586 e il 1588, molti frammenti della sua ornamentazione furono reimpiegati nella realizzazione del pavimento del Duomo compiuto negli stessi anni. Con la rimozione del pavimento della navata centrale durante gli scavi archeologici condotti tra il 1970 e il 1972 molte parti decorative della vecchia facciata tornarono alla luce. Alcune di esse sono attualmente conservate nel Museo dell'Opera del Duomo, altre nella cripta della cattedrale. Non è possibile tuttavia stabilire l'esatta ubicazione che esse avevano nella primitiva fronte. L'unica fonte iconografica che riproduce l'aspetto della facciata della cattedrale all'inizio della sua costruzione è rappresentata dal disegno del Poccetti eseguito intorno al 1587 e ora conservato nel Museo dell'Opera del Duomo. Se la facciata raffigurata nel disegno sia stata edificata all'inizio del XIV secolo oppure sia più tarda non è possibile saperlo con certezza e vi sono in proposito opinioni diverse da parte della critica. L'intervento di Arnolfo nella costruzione della facciata è generalmente ammesso dagli studiosi, ma grosse divergenze permangono nell'attribuire ad esso quella raffigurata dal Poccetti. La critica ottocentesca in genere fu concorde col De Fabris nell'ammettere l'esistenza di una facciata successiva a quella di Arnolfo, attribuibile al Talenti e identificata con quella riprodotta dal Poccetti. Altri studiosi ritengono invece che la fronte disegnata dal Poccetti sia quella arnolfiana, iniziale e unica, demolita nel 1588 per ordine dell'Uguccioni, provveditore dell'Opera del Duomo. La facciata di Arnolfo, innalzata tra il 1298 e il 1310, come sostiene Sanpaolesi, ebbe probabilmente delle aggiunte successive ma senza che queste modificassero il suo aspetto fondamentale che rimase fino al 1588 quello del disegno generale arnolfiano. La critica ha quasi completamente ignorato i frammenti ritrovati nel pavimento di S. Maria del Fiore recentemente attribuiti dalla Pietramellara (1984) senza alcuna prova a lapicidi non fiorentini. L'ipotesi è contestata da Rocchi (1988) che esprime tuttavia dubbi anche in proposito ad un riferimento dei frammenti alla bottega arnolfiana per certe diversità che questi presentano con opere riferibili ad Arnolfo e alla sua cerchia (sepolcro De Braye, cibori di S. Paolo e di S. Cecilia a Roma, etc. )
Frammento di fregio. Decorazioni: foglie
decorazione plastica
Firenze (FI)
0900289846
decorazione plastica
proprietà privata
marmo/ scultura
bibliografia specifica: Metz P - 1938
bibliografia specifica: Poggi G - 1909
bibliografia specifica: Kirchen Florenz - 1940-1954
bibliografia specifica: Cavallucci C.J - 1881
bibliografia specifica: Del Moro L - 1888
bibliografia specifica: Guasti G - 1887
bibliografia specifica: Saalman H - 1964
bibliografia specifica: Becherucci L - 1928
bibliografia specifica: De Fabris E - 1871
bibliografia specifica: Pietramellara C - 1984
bibliografia specifica: S. Maria - 1988
bibliografia specifica: Saalman H - 1980
bibliografia specifica: Sanpaolesi P - 1966