ritratto di Enrico II di Francia (dipinto) by Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
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dipinto ritratto di Enrico II di Francia
ritratto di Enrico II di Francia (dipinto) by Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
ritratto di Enrico II di Francia (dipinto) di Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
1552-1568
Ritratti. Personaggi: Enrico II re di Francia. Abbigliamento: contemporaneo
dipinto
Inventario 1890, n. 22
00290082
09
0900290082
Nel 1521 Paolo Giovio, che in quell'anno soggiornava a Firenze, ospite del cardinale Giulio de' Medici, diede inizio a una raccolta di ritratti di uomini illustri, rifacendosi ad una tradizione che, sul precedente letterario del "De Viris illustribus" del Petrarca, ebbe frequenti esempi nel Rinascimento. A differenza delle raccolte rinascimentali, per la maggior parte ristrette ad una categoria, il Giovio tra il 1536 e il 1543 riunì nella sua villa di Como circa quattrocento ritratti e creò una galleria di personaggi, che rispecchiano le molteplici attività dell'ingegno umano. Nel 1549 il Giovio stesso in una lettera dà notizia a Cosimo della sua raccolta di ritratti e gli suggerisce di "mandar un pittorello a casa mia...acciò ne ricavi quelli più famosi, et che più gli gradiranno, per ornare una sala a Castello". E infatti Cosimo nel 1552 inviò a Como il giovane pittore Cristofano dell'Altissimo con il compito di eseguire copie dei ritratti raccolti dal letterato. Tra il luglio 1552 e l'agosto 1553 il pittore copiò ventiquattro ritratti, ai quali se ne aggiunsero ventisei nel luglio 1554 e venticinque nell'ottobre 1556. Nell'edizione delle 'Vite' del 1568 il Vasari elenca 280 ritratti già eseguiti collocati nella sala del Mappamondo in Palazzo Vecchio (cfr. Allegri), volute fino dal 1563 dal duca per raccogliervi tutti gli strumenti dello scibile umano. Nel 1578 un gran numero dei ritratti si trovava in Palazzo Pitti, dove li descrive il cronista di un'ambasceria veneta, il bolognese Andrea Pazzano. Durante il principato di Francesco la collezione si accrebbe, come attestano i regolari pagamenti a Cristofano dell'Altissimo, ma un incremento particolare le fu dato da Ferdinando I che tra il 1587 e il 1591 provvide anche a darle l'attuale sistemazione nella Galleria degli Uffizi. Nel 1597 la raccolta fu riordinata, da Filippo Pigafetta, secondo le "dignità e professioni". La serie, che aveva importanza dal punto di vista iconografico più che artistico, ebbe una notevole fortuna e lo stesso arciduca Ferdinando del Tirolo nel 1595 mandò a Firenze dei pittori per copiare la collezione medicea. Enrico II, figlio di Francesco I re di Francia, nel 1533 sposò Caterina de' Medici e regnò dal 1547. Fu alleato dei senesi nella guerra intrapresa da Cosimo per annettere Siena allo stato fiorentino. Quello di Enrico II è citato nell'elenco dei ritratti contenuti nella sala del Mappamondo stilato dal Vasari intorno al 1568. In mancanza di una citazione documentaria più precisa l'esecuzine del ritratto in questione si colloca tra il 1552 e il 1568. Con il restauro successivo all'attentato è ricomparsa l'iscrizione originale in lettere d'oro
ritratto di Enrico II di Francia
Ritratti. Personaggi: Enrico II re di Francia. Abbigliamento: contemporaneo
ritratto di Enrico II di Francia
Firenze (FI)
0900290082
dipinto
proprietà Stato
tavola/ pittura a olio
bibliografia di confronto: Venturi A - 1901-1940
bibliografia specifica: Uffizi catalogo - 1980
bibliografia di confronto: Dizionario biografico - 1960-
bibliografia specifica: Allegri E./ Cecchi A - 1980
bibliografia di confronto: Beck J - 1974
bibliografia di confronto: Vasari G - 1878-1885
bibliografia di confronto: Frey H. W - 1940
bibliografia di confronto: Gaye G - 1840
bibliografia di confronto: Gotti A - 1872
bibliografia di confronto: Gualandi M - 1844-1856
bibliografia di confronto: Klinger Aleci L - 1998
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bibliografia di confronto: Mosco M - 1980
bibliografia di confronto: Pavoni R - 1985
bibliografia di confronto: Primato disegno - 1980
bibliografia di confronto: Prinz W - 1978
bibliografia specifica: Restauri attentato - 1995
bibliografia di confronto: Literarische nachlass - 1923-1940
bibliografia di confronto: Collezioni Giovio - 1983
bibliografia specifica: Beck J - 1974
bibliografia specifica: Mito Europa - 2002