ritratto di Bartolo da Sassoferrato (dipinto) by Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
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dipinto ritratto di Bartolo da Sassoferrato
ritratto di Bartolo da Sassoferrato (dipinto) by Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
ritratto di Bartolo da Sassoferrato (dipinto) di Dell'Altissimo Cristofano (sec. XVI)
1552-ante 1556
Ritratti. Personaggi: Bartolo da Sassoferrato. Abbigliamento: contemporaneo
dipinto
Inventario 1890, n. 145
00292422
09
0900292422
L'idea di una galleria universale costituita da ritratti di uomini illustri si deve a Cosimo I de' Medici. Nel 1552, infatti, il duca di Toscana inviò a Como il pittore Cristofano dell'Altissimo affinché copiasse la collezione di ritratti di uomini illustri che il dotto vescovo Paolo Giovio, morto da poco in Firenze, aveva raccolto nella sua villa sul lago a partire dal 1521. Si trattava di una collezione assai rara, la più importante del genere, sia per la presenza di numerosi splendidi originali, che per il gran numero di soggetti. Gli invii delle copie da Como si susseguirono a gruppi dal 1552 fino al 1587/89 tanto che il Vasari, nella seconda edizione delle "Vite" (1568), elenca, come presenti a Firenze, già 280 ritratti. Nel frattempo lo stesso Vasari aveva allestito per Cosimo, in Palazzo Vecchio, una sala annessa ai locali della Guardaroba, la cosiddetta sala del Mappamondo o delle Carte geografiche, destinata ad accogliere in una cornice particolarmente degna anche la collezione di ritratti di uomini illustri che man mano si andava costituendo. Il programma tanto amato da Cosimo I non fruttificò presso il nuovo granduca Francesco, mentre riprese immediatamente e in pieno con l'avvento al trono di Ferdinando I. Fra il 1587, anno iniziale del suo governo, e il 1591 egli provvide a far trasferire la collezione di ritratti nel corridoio degli Uffizi; nel 1597 il viaggiatore diplomatico e scrittore vicentino Filippo Pigafetta riordinò la raccolta secondo le "dignità et professioni" e ne mise in luce le lacune più gravi per far poi completare ed aggiornare tutta la serie. La collezione gioviana fu proseguita fino al 1840, conta oggi ben 492 pezzi ed è straordinariamente importante dal punto di vista storico-iconografico, se non stilistico. Il dipinto in questione è uno dei 25 ritratti che Cristofano dell'Altissimo eseguì ed inviò a Firenze da Como entro il 23 ottobre 1556 (cfr. Gualandi, 1844). Raffigura Bartolo da Sassoferrato (1314-1357) che fu uno dei più famosi giuristi del XIV secolo. Grande importanza hanno i suoi trattati di diritto pubblico. Un dipinto raffigurante lo stesso personaggio è ricordato in palazzo Pitti nel 1577 (cfr. Mosco M., 1980), ma nessun'altra notizia ci permette di identificarlo sicuramente con il ritratto della collezione gioviana, citato nell'elenco vasariano del 1568
ritratto di Bartolo da Sassoferrato
Ritratti. Personaggi: Bartolo da Sassoferrato. Abbigliamento: contemporaneo
ritratto di Bartolo da Sassoferrato
Firenze (FI)
0900292422
dipinto
proprietà Stato
tavola/ pittura a olio
bibliografia di confronto: Venturi A - 1901-1940
bibliografia specifica: Uffizi catalogo - 1980
bibliografia di confronto: Dizionario biografico - 1960-
bibliografia specifica: Allegri E./ Cecchi A - 1980
bibliografia di confronto: Beck J - 1974
bibliografia di confronto: Vasari G - 1878-1885
bibliografia di confronto: Frey H. W - 1940
bibliografia di confronto: Gaye G - 1840
bibliografia di confronto: Gotti A - 1872
bibliografia di confronto: Gualandi M - 1844-1856
bibliografia di confronto: Klinger Aleci L - 1998
bibliografia di confronto: Lanzi L. A - 1982
bibliografia di confronto: Mosco M - 1980
bibliografia di confronto: Pavoni R - 1985
bibliografia di confronto: Primato disegno - 1980
bibliografia di confronto: Prinz W - 1978
bibliografia di confronto: Literarische nachlass - 1923-1940
bibliografia di confronto: Collezioni Giovio - 1983