figure (disegno) - ambito pesciatino (sec. XVIII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900302074-107 an entity of type: CulturalPropertyComponent

disegno, c. 131r figure
figure (disegno) - ambito pesciatino (sec. XVIII) 
figure (disegno) - ambito pesciatino (sec. XVIII) 
disegno 
Figure 
ca 1775-ante 1775 
0900302074-107 
disegno 
00302074 
09 
0900302074 
Il biglietto in grafia antica incollato sul frontespizio del volume in questione ci informa che il volume stesso pervenne alla biblioteca del convento di Colleviti tramite padre Alberico Carlini da Vellano, pittore localmene assai stimato che in quel convento morì nel 1775 (cfr. Meloni Trkulja S., voce Carlini Alberico Clemente, in "Dizionario Biografico degli Italiani, 20, 1977, pp. 178-179, con bibl. prec.). Il Neri attribuisce così al Carlini i disegni del volume (cfr. D. Neri, 1954, p. 46). Tuttavia la notizia, se certo non esclude l'ipotesi del Neri, neanche ne costituisce una prova: il Carlini infatti, morendo, può aver lasciato al convento di Colleviti fogli che a lui appartenevano, ma dei quali non era l'autore. Il volume, che si compone di numerosi disegni realizzati direttamente sulle pagine, di altri ritagliati ed incollati e di stampe, è con tutta probabilità opera di un artista attivo in ambito locale intorno alla metà del XVIII secolo, non privi di originalità, ma molto influenzato dai modelli romani, antichi e moderni. Il nome del disegnatore deve dunque essere ricercato nell'ambiente pesciatino dominato in quegli anni dal sopra citato Alberico Carlini e dal suo allievo Innocenzo Ansaldi (cfr. Belli Barsali I., voce Ansaldi Innocenzo Andrea, in "Dizionario Biografico degli Italiani", 3, 1961, p. 366, con bibl. prec.). Attivi in ambito locale, entrambi studiarono a Roma (il primo con Sebastiano Conca, il secondo con Agostino Masucci), esercitandosi soprattutto nella copia dei modelli illustri e acquistando così una sciolta maniera accademica. Mentre da un lato è impossibile il confronto stilistico con l'opera grafica del Carlini della quale non si è trovata traccia (i tre disegni del Gabinetto dei Disegni e Stampe catalogati sotto il nome di Mario (?) Carlini, pittore pesciatino (1705-1775), sono invece opera di un non meglio identificato allievo di Matteo Rosselli, come si ricava dall'iscrizione posta in calce ad uno di essi e datata 1613), dall'altro il volume in questione trova una notevole analogia stilistica e tematica con un fondo di disegni e stampe, opera dell'Ansaldi, conservato nella medesima Biblioteca comunale di Pescia cui fu donato dagli eredi del pittore insieme ad una collezione di pittura dell'ottocento 
figure 
c. 131r 
31 A 23 1 : 31 A 23 5 
Figure 
Pescia (PT) 
proprietà Ente pubblico territoriale 
figure 
carta bianca/ matita 
bibliografia di confronto: Dizionario biografico - 1960- 
bibliografia di confronto: Neri D - 1954 

data from the linked data cloud

Licensed under Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0). For exceptions see here