codice liturgico - ambito fiorentino-aretino (sec. XIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900448266-0 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
codice liturgico
codice liturgico - ambito fiorentino-aretino (sec. XIII)
codice liturgico - ambito fiorentino-aretino (sec. XIII)
1263-1277
Codice membranaceo di 186 carte. Specchio di scrittura, mm. 380x252, costituito da 6 righe di tetragramma e da 6 di scrittura. Il tertragramma è ininchiostro rosso, la scrittura e la notazione musicale quadrata è in inchiostro bruno. Carattere di scrittura: 'littera rotunda'; rubriche in inchiostro rosso con segni rubricali in azzurro. Numerazione antica: in numeriromani in rosso sul margine sinistro del verso; moderna: in numeri arabi apenna sul margine destro del recto. Da c. 126 la numerazione a penna è riportata anche sul verso, da c. 139 è presente solo sul verso, a c. 149v lanumerazione riparte da 142 ripetendo 4 numeri. Fascicolazione: 22 fascicoli: dal 1° al 15° quinterni, il 16° quaterno, il 17° duerno, i 18°, 19°, 20° carte singole, il 21° quaterno irregolare cui manca una carta, il 22° duerno. Richiami a fine fascicolo entro pesce o testina umana disegnata a penna. Incipit a c. 1 "Dominus secus mare Galilee", Explicit a c, 161 bis "Ad (SEGUE IN OSSERVAZIONI:)
codice liturgico
Inv. S.M.N., n. 1360
00448266
09
0900448266
I Graduali antichi conservati nell'archivio del convento di Santa Maria Novella sono quattro, segnati rispettivamente I, K, L, ed M. Questi quattrolibri del canto liturgico eseguito durante la celebrazione della Messa sono riferibili, nella loro parte originale, allo stesso periodo di produzione ed anche allo stesso ambito. Gli accurati studi di padre Stefano Orlandihanno portato alla loro datazione, circoscritta fra il 1263 ed il 1277, in base a considerazioni di ordine liturgico, cioè osservando la presenza ola mancanza di determinate celebrazioni in onore di santi che vennero inseriti nel calendario delle messe prima o dopo tali date. Maria Grazia Ciardi Duprè, d'accordo con la datazione proposta da padre Orlandi che non sibasa, come si è detto, su osservazioni di carattere stilistico né da confronti storici artistici, ha avvicinato i quattro codici del convento domenicano ai libri liturgici provenienti dalla pieve di Santa Maria di Arezzo. (SEGUE IN OSSERVAZIONI:)
Codice membranaceo di 186 carte. Specchio di scrittura, mm. 380x252, costituito da 6 righe di tetragramma e da 6 di scrittura. Il tertragramma è ininchiostro rosso, la scrittura e la notazione musicale quadrata è in inchiostro bruno. Carattere di scrittura: 'littera rotunda'; rubriche in inchiostro rosso con segni rubricali in azzurro. Numerazione antica: in numeriromani in rosso sul margine sinistro del verso; moderna: in numeri arabi apenna sul margine destro del recto. Da c. 126 la numerazione a penna è riportata anche sul verso, da c. 139 è presente solo sul verso, a c. 149v lanumerazione riparte da 142 ripetendo 4 numeri. Fascicolazione: 22 fascicoli: dal 1° al 15° quinterni, il 16° quaterno, il 17° duerno, i 18°, 19°, 20° carte singole, il 21° quaterno irregolare cui manca una carta, il 22° duerno. Richiami a fine fascicolo entro pesce o testina umana disegnata a penna. Incipit a c. 1 "Dominus secus mare Galilee", Explicit a c, 161 bis "Ad (SEGUE IN OSSERVAZIONI:)
codice liturgico
Firenze (FI)
0900448266-0
codice liturgico
proprietà Stato
pergamena/ inchiostro
bibliografia specifica: Passalacqua R - 1980
bibliografia specifica: Orlandi S - 1965
bibliografia specifica: Orlandi S - 1966