angeli reggicortina (dipinto, frammento) di Neroni Bartolomeo detto Riccio (sec. XVI)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900527057 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty
dipinto, frammento angeli reggicortina
enit
angeli reggicortina (dipinto, frammento) di Neroni Bartolomeo detto Riccio (sec. XVI)
1550-1559
Il gruppo di angeli in volo con l'arcone monumentale sullo sfondo risalgono probabilmente a un aggiornamento generale della zona absidale avvenuto conformemente ai dettami della Controriforma nella seconda metà del Cinquecento. L'affresco è parzialmente conservato; ciò che resta è in ottime condizioni di leggibilità e di adesione al parato murario. E' lacunoso nella zona inferiore. In alto due angeli sono raffigurati in volo. Tengono in mano una piccola asta con i simboli della Passione (angelo di sinistra la lancia, angelo di destra la spugna con l'aceto). Detti angeli fanno da corona alla croce e a un ovale (un occhio inondato di luce) all'interno del quale è raffigurato lo Spirito Santo sotto la forma di colomba. Nella fascia esterna a falsa architettura raffigurante un arco monumentale a cassettoni poggiato su capitelli, escono lateralmente quattro putti appollaiati (due per parte) che reggono un ricco tendaggio color ocra
dipinto (frammento)
00527057
09
0900527057
A seguito del rinvenimento di queste porzioni di pittura il restauratore, l'Architetto Ferruzzi e il Dr. Andrea De Marchi, storico dell'arte della Soprintendenza di Pisa pensarono trattarsi di un originale del Sodoma e come tale lo pubblicarono su diverse testate giornalistiche (E. Ferrero, 1995, p. 15; P. Ferruzzi, 1995, p. 1 e p. 13; L.C., 1995, p. 7). Una più attenta rilettura mostra alcuni scadimenti di mano in certi dettagli anatomici e compositivi che fanno piuttosto ipotizzare la mano del suo genero e collaboratore Bartolommeo Negroni detto il Riccio, lo stesso che sembra avere realizzato la tela d'altare nella seconda metà del Cinquecento. La presenza del Sodoma e del Riccio presso Jacopo V Appiani a Piombino (D. Franklin, 1992, pp. 281-293) è spesso documentata e citata dalle fonti. Niente vieta che da lì possano essersi trasferiti nei feudi Appiani (Marciana) all'Isola d'Elba. Confronti stilistici con affreschi eseguiti dal Riccio nelle Chiese di Santa Caterina e Sant'Agostino a Siena, avvalorano l'ipotesi attributiva
angeli reggicortina
Il gruppo di angeli in volo con l'arcone monumentale sullo sfondo risalgono probabilmente a un aggiornamento generale della zona absidale avvenuto conformemente ai dettami della Controriforma nella seconda metà del Cinquecento. L'affresco è parzialmente conservato; ciò che resta è in ottime condizioni di leggibilità e di adesione al parato murario. E' lacunoso nella zona inferiore. In alto due angeli sono raffigurati in volo. Tengono in mano una piccola asta con i simboli della Passione (angelo di sinistra la lancia, angelo di destra la spugna con l'aceto). Detti angeli fanno da corona alla croce e a un ovale (un occhio inondato di luce) all'interno del quale è raffigurato lo Spirito Santo sotto la forma di colomba. Nella fascia esterna a falsa architettura raffigurante un arco monumentale a cassettoni poggiato su capitelli, escono lateralmente quattro putti appollaiati (due per parte) che reggono un ricco tendaggio color ocra
angeli reggicortina
Marciana (LI)
0900527057
dipinto
proprietà Ente religioso cattolico
intonaco/ pittura a fresco
bibliografia di confronto: Franklin D - 1992
bibliografia specifica: Ferrero E - 1995
bibliografia specifica: Ferruzzi P - 1995