Eva con un figlioletto (arazzo) by Cinganelli Michelangelo, Hasselt Jacopo van (sec. XVII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0900645392 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
arazzo Eva con un figlioletto
Eva con un figlioletto (arazzo) di Cinganelli Michelangelo, Hasselt Jacopo van (sec. XVII)
Eva con un figlioletto (arazzo) by Cinganelli Michelangelo, Hasselt Jacopo van (sec. XVII)
arazzo
Arazzo a colonna con fregio verticale costituito da diverse cartelle sovrapposte decorate da volute, festoni e figure fantastiche con mascheroni e putti
1626-1627
0900645392
arazzo
00645392
09
0900645392
L'arazzo insieme ad un altro (IA 532) di formato anch'esso colonnare è stato portato a Palazzo Davanzati dalle Gallerie Fiorentine nel 1956. Fanno parte insieme ad altre due colonne di una serie di quattro arazzi eseguiti per adattare alle dimore granducali una serie di sette arazzi di grandi dimensioni raffiguranti Storie della Genesi acquistati da Cosimo I nel 1551 in Fiandra ed eseguiti dalla più importante arazzeria di Bruxelles, quella di Jan de Kempeneer. Tra il 1626 e il 1628 potrebbero essere state le due reggenti a commissionare le quattro colonne forse in previsione del raggiungimento della maggiore età e quindi della completa assunzione del trono di Toscana da parte di Ferdinando II, nel luglio 1628. I cartoni furono realizzati da Michelangelo Cinganelli che li aveva già terminati il 10 ottobre 1627, come risulta dal suo conto all'arazzeria. Furono tessuti sotto la direzione dell'arazziere granducale Jacob van Asselt, e in particolare sembra che questo sia stato realizzato entro il 22 aprile 1627. Le quattro colonne, entro un fregio di cartelle, raffigurano al centro quattro episodi legati alla Genesi, Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, Caino uccide Abele, il Peccato Originale e Eva che porge una mela a un figlioletto, soggetto quest'ultimo raffigurato sul pezzo in esame. La serie completa degli arazzi è spesso ricordata negli inventari granducali, come collocata prevalentemente nei magazzini della Gardaroba. Come nota la Meoni, infatti, tali manufatti non rimanevano esposti in un medesimo ambiente per periodi prolungati, ma spostati, a seconda delle esigenze celebrative da una dimora all'altra. Per questi arazzi sono ad esempio segnalati a Roma nel 1645 e nella casa di Giovanni Battista Zanchini in via Maggio, dove doveva alloggiare un duca francese, nel 1665
Eva con un figlioletto
71A7
Arazzo a colonna con fregio verticale costituito da diverse cartelle sovrapposte decorate da volute, festoni e figure fantastiche con mascheroni e putti
Firenze (FI)
proprietà Stato
Eva con un figlioletto
tela
filo d'argento/ tessitura a telaio
filo metallico/ tessitura a telaio
filo di seta/ tessitura a telaio
bibliografia specifica: Museo Palazzo - 1971
bibliografia specifica: Conti C - 1875
bibliografia specifica: Meoni L - 1989
bibliografia specifica: Meoni L - 2007