angelo con cartiglio (scultura, coppia) by Tino di Camaino (attribuito) (sec. XIV)

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scultura, coppia angelo con cartiglio
angelo con cartiglio (scultura, coppia) di Tino di Camaino (attribuito) (sec. XIV) 
angelo con cartiglio (scultura, coppia) by Tino di Camaino (attribuito) (sec. XIV) 
1315-1315 
Soggetti sacri. Personaggi: angeli. Abbigliamento: veste; manto. Oggetti: cartiglio 
scultura (coppia) 
2014OPAOA00769202_a 
2014OPAOA00769202_b 
00769202 
09 
0900769202 
Provenienti dall'acroterio della facciata della cattedrale, gli angeli reggi-cartiglio occupavano gli angoli estremi del timpano. Entrambi gli angeli reggono nelle mani due cartigli con iscrizioni e presentano posteriormente incavi nei quali erano alloggiate le ali ( così come testimoniano alcune incisioni del "Theatrum Basilicae Pisanae" del Martini del 1705 ) e le aste che li assicuravano al timpano. L'esistenza di due angeli acroteriali sulla facciata del Duomo è attestata dalle fonti fin dall'inizio del Quattrocento, a cominciare dalle descrizioni anonime pubblicate dal Supino ( 1904 ) che raccontano della presenza, sia a sinistra che a destra di una Madonna centrale, di "un angiolo di marmo molto bellissimo". E' improbabile che gli angeli citati dalle fonti fossero questi presi in esame e non è possibile neanche indicare la data della loro messa in opera e a quale delle due Madonne alternatesi sul vertice centrale della cattedrale fossero collegati. Sappiamo che dopo l'incendio del 1595 i due angeli rimasero al loro posto, non subendo alcun danno e che nel 1603 Il Cioli si limita a sostituire i piedistalli ( Calderoli Masetti A. R., 1983 ). Fino al 2004, a causa della loro posizione elevata che li rendeva in passato difficilmente giudicabili, i due angeli non sono stati considerati molto dalla storiografia. Ritenuti prossimi all'arte di Giovanni Pisano ( Papini R., 1912 ) sono stati attribuiti dal Carli al cosidetto "Maestro dei Tabernacoli" ( Carli E., 1938 ), ipotetico scultore pisano degli inizi del sec. XIV. Anche il Kreytenberg ( 1980 ) ha raffrontato questi angeli con gli angeli cerofori del sepolcro di S. Eulalia a Barcellona, opera certa di scultori pisani del terzo decennio del Trecento. In un più recente intervento il Novello ( 1993 ) ha attribuito questi angeli a Tino di Camaino e la loro appartenenza originaria al sepolcro di Arrigo VII, eseguito dallo scultore senese agli inizi del 1315. La nuova proposta attributiva si basava innanzitutto sullo stile delle statue, riscontrabile attraverso alcune fotografie ravvicinate scattate nel 1959 in occasione di un restauro alla facciata della cattedrale: il volto dell'angelo di sinistra è raffrontabile con quelli dei Consiglieri di Arrigo VII, con l'Angelo Annunciante e con gli altri due Angeli, sempre esposti al Museo dell'Opera del Duomo, riferiti alla tomba di Arrigo VII. Tuttavia la migliore leggibilità delle statue e delle iscrizioni sì è avuta nel 2004 con la loro dislocazione e la nuova collocazione nella sala del Museo dell'Opera del Duomo: occasione durante la quale si è messa in luce l'iscrizione del cartiglio dell'angelo di sinistra che riporta in lettere capitali il nome di Henricus e l'aggettivo Luzimburgensis, confermando così pienamente il riferimento delle statue al Sepolcro di Arrigo VII 
11 G 19 21 
angelo con cartiglio 
Soggetti sacri. Personaggi: angeli. Abbigliamento: veste; manto. Oggetti: cartiglio 
angelo con cartiglio 
Pisa (PI) 
0900769202 
scultura 
proprietà persona giuridica privata 
marmo bianco/ scultura 
bibliografia specifica: Carli E - 1938 
bibliografia specifica: Marmi Lasinio - 1993 
bibliografia specifica: Carli E - 1980 
bibliografia specifica: Valentiner W. R - 1935 
bibliografia specifica: Supino I. B - 1904 
bibliografia specifica: Kreytenberg G - 1986 
bibliografia specifica: Kreytenberg G - 1980 
bibliografia specifica: Papini R - 1912 
bibliografia specifica: Duomo Pisa - 1995 
bibliografia specifica: Calderoni Masetti A. R - 1983 
bibliografia specifica: Martini G - 1907 
bibliografia specifica: Calderoni Masetti A. R - 1994 

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