motivi decorativi architettonici (dipinto) by De Santi Bartolomeo (secondo quarto sec. XVIII)

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dipinto motivi decorativi architettonici
motivi decorativi architettonici (dipinto) by De Santi Bartolomeo (secondo quarto sec. XVIII) 
motivi decorativi architettonici (dipinto) di De Santi Bartolomeo (secondo quarto sec. XVIII) 
ca 1738-ca 1743 
Quattro paraste con capitelli scanalati e valva di conchiglia da cui pendono festoni fitomorfi; tra esse, a sinistra, cornice mistilinea includente medaglione con cornice a volute; segue un riquadro mistilineo con decorazione interna a valva di conchiglia e altri elementi stilizzati; altro medaglione fogliato sopra la porta a destra. Sulla sovrapporta di entrata è raffigurato un vaso di fiori rosa entro robusta cornice modanata. L'affresco è ritoccato a tempera 
dipinto 
00836139 
09 
0900836139 
L'attribuzione a De Santi è dedotta dal fatto che l'artista è l'autore anche della decorazione delle cupole degli anditi. La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La bibliografia e la guidistica locale hanno tramandato il 1748 come anno di consacrazione della chiesa in base a una non corretta lettura dell'iscrizione sulla controfacciata; i recenti lavori di restauro, infatti, hanno permesso di individuare la data 1743 in luogo del 1748 come anno della consacrazione; di conseguenza si ipotizza che la fine dei lavori di costruzione della chiesa sia avvenuta qualche anno prima rispetto a quanto si pensava in precedenza. La chiesa e il convento di S. Caterina furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte 
48 A 98 56 
motivi decorativi architettonici 
Quattro paraste con capitelli scanalati e valva di conchiglia da cui pendono festoni fitomorfi; tra esse, a sinistra, cornice mistilinea includente medaglione con cornice a volute; segue un riquadro mistilineo con decorazione interna a valva di conchiglia e altri elementi stilizzati; altro medaglione fogliato sopra la porta a destra. Sulla sovrapporta di entrata è raffigurato un vaso di fiori rosa entro robusta cornice modanata. L'affresco è ritoccato a tempera 
motivi decorativi architettonici 
Lucca (LU) 
0900836139 
dipinto 
proprietà Ente pubblico territoriale 
intonaco/ pittura a fresco 
bibliografia di confronto: Belli Barsali I - 1988 
bibliografia di confronto: Barsotti G - 1923 
bibliografia di confronto: Betti P - 2007 

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