archibugio a pietra focaia by George Ignatius Staudinger - produzione tedesca (secondo quarto XVIII sec)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/0901142940 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
archibugio a pietra focaia
archibugio a pietra focaia by George Ignatius Staudinger - produzione tedesca (secondo quarto XVIII sec)
archibugio a pietra focaia di George Ignatius Staudinger - produzione tedesca (secondo quarto XVIII sec)
ca 1740-ca 1740
Arma da fuoco portatile. Canna in damasco a nastrino; traguardo a V in ferro e tacca di mira in ottone dorato a mezza goccia, circondata da decorazione in agemina d'argento
archibugio a pietra focaia
AM 45
01142940
09
0901142940
L'arma in origine appartenne a Federico Carlo conte di Schönborn, vescovo di Würzburg e Bamberg tra il 1729 e il 1746. L'arma divenne di proprietà del Granduca Ferdinando III quando tra il 1805 e il 1814, durante l'esilio napoleonico, fu nominato granduca di Würzburg, incamerando le armi da caccia dei vescovi che lo precedettero nella carica. In molti esemplari noti di committenza principesca il profilo del proprietario è inciso nel cammeo sulla contropiastra, come in un lussuoso esemplare di archibuso da caccia appartenuto al re di Sardegna Vittorio Amedeo II. In questo caso potrebbe trattarsi del profilo del vescovo Federico Carlo. Il marchio sulla canna è caduto, ma la piastra è firmata da George Ignatius Staudinger, armaiolo di Würzburg attivo negli anni Trenta del Settecento. Alcuni suoi lavori, oggi in collezioni private, recano la data 1734. Forma guarnitura con la carabina AM 7. Le due armi "en suite" servono per diversi tipi di caccia: la carabina per la caccia a palla contro animali di grosse dimensioni e l'archibuso per il tiro a volo. Questa guarnitura è per uso personale, distinta da quelle destinate agli ospiti per le battutte di caccia principesche, in cui tre, sei, dodici o ventiquattro pezzi formano un completo. Trascrizione dall’Inventario 1878: «Archibuso a pistone, canna a tortiglione [NdT: cancellato “damaschina”] con ornamenti sulla culatta in oro e argento, e rigata internamente, mira doppia, batteria ugellata con acciarino alla francese. Cassa intera di noce guarnita in ottone ugellato. Lung. della canna m 0,71. Lung. totale m 1,30». La scheda menziona anche il numero 211 di un inventario precedente a quello del 1878, di cui non si ha riscontro
45C16(RIFLE)
Arma da fuoco portatile. Canna in damasco a nastrino; traguardo a V in ferro e tacca di mira in ottone dorato a mezza goccia, circondata da decorazione in agemina d'argento
archibugio a pietra focaia
Firenze (FI)
0901142940
archibugio a pietra focaia
proprietà Stato
argento
legno di noce
oro
ottone
acciaio
bibliografia specifica: Boccia L.G - 1967
bibliografia specifica: Sterrantino F - 2002
bibliografia specifica: Boccia L.G./ Thomas B - 1971