San Giovanni Battista, San Gabriele Arcangelo (scomparto di polittico) by pittore fabrianese del terzo quarto del secolo XIV (terzo quarto sec. XIV)

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scomparto di polittico, tavola laterale sinistra San Giovanni Battista, San Gabriele Arcangelo
San Giovanni Battista, San Gabriele Arcangelo (scomparto di polittico) di pittore fabrianese del terzo quarto del secolo XIV (terzo quarto sec. XIV) 
San Giovanni Battista, San Gabriele Arcangelo (scomparto di polittico) by pittore fabrianese del terzo quarto del secolo XIV (terzo quarto sec. XIV) 
scomparto di polittico 
Tavola cuspidata laterale sinistra 
ca 1360-ca 1365 
1000016073-4 
scomparto di polittico 
00016073 
10 
1000016073 
Il polittico, di cui si ignora l'originaria collocazione, proviene dalla quadreria dell'Accademia di Belle Arti di Perugia, dove passò in seguito alle demaniazioni del 1810 di cui rimane una chiara traccia, evidenziata da Giulia Mancini (2022, p. 146) nei sigilli con iniziali CDA apposti a tergo di ciascuna tavola. Assegnata da Santi (1969, p.93 con bibliografia precedente) ad un seguace di Allegretto Nuzi. Nel 1973 Boskovitz ascrisse il polittico ad ambito pisano, proponendo un riferimento a Francesco Pisano. L'opera è stata successivamente inserita in forma dubitativa da Ada Labriola (1994, pp.161-162) nel catalogo tardo di Giovanni di Nicola, un pittore pisano documentato a Siena tra gli allievi di Lippo Memmi nel 1326 e noto fino al 1360. L'opera in esame apparterrebbe alla fase più tarda del suo percorso (cfr. Caleca 1986, p.580-581) per le affinità con lavori quali il polittico diviso tra il Museo di San Matteo a Pisa e la Collezione Perkins ad Assisi e la Madonna dell'Umiltà del Williams College di Williamstown (Mass.), dove si colgono evidenti ricordi dell'ultimo Nardo di Cione e di Giovanni da Milano. Linda Pisani ha messo in discussione anche questa attribuzione, facendo riferimento in particolare al polittico Cini, identificandovi piuttosto la mano di un maestro affine a Giovanni di Nicola, associato a Francesco di Neri, "di fatto retribuito per l’opera" (2001", p. 113). Subbioni (2003) propone di avvicinare il dipinto all’ambiente di Pellino di Vannuccio, pittore miniatore perugino attivo nella seconda metà del XIV secolo (per confronto vedi Garibaldi 2015 pagg. 256,258 con bibliografia precedente). Andrea De Marchi riporta l'opera in un ambito perugino-fabrianese, riesumando Allegretto Nuzi attraverso un "compagno di strada" a lui affine ma dai toni più caricati. Giulia Mancini (2022, pp. 144-153) riprende questo indirizzo notando innanzitutto la lontananza della struttura del polittico da quelli documentati a Pisa, poi confermando i riferimenti culturali marchigiani, in particolare fabrianesi, nell'arco di tempo del terzo quadro del XIV secolo che la studiosa riconosce anche in un dipinto datato 1368 (Stimmate di santa Margherita d’Ungheria, san Gregorio e san Vincenzo martire) visibile a Perugia, chiesa di San Domenico, cappella degli Angeli. Il confronto confermerebbe quindi l'attività del per ora anonimo pittore fabrianese in area perugina. Dà inoltre modo, grazie al punto fermo della data 1368, di collocare la possibile datazione del pentittico perugino all'inizio del settimo decennio del XIV secolo 
San Giovanni Battista 
San Gabriele Arcangelo 
tavola laterale sinistra 
11 H (GIOVANNI BATTISTA) 
11 G 18 4 
Tavola cuspidata laterale sinistra 
Perugia (PG) 
proprietà Ente pubblico territoriale 
San Giovanni Battista ; San Gabriele Arcangelo 
tavola/ pittura a tempera 
bibliografia specifica: Santi F - 1969 
bibliografia specifica: Garibaldi V - 2015 
bibliografia specifica: Dipinti sculture ceramiche - 1994 
bibliografia specifica: Marco Pierini; Marzia Sagini (a cura di) - 2022 

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