Madonna (scultura, elemento d'insieme) by Agostino di Duccio (attribuito) (seconda metà sec. XV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1000017186 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
scultura, elemento d'insieme, Facciata Maestà delle Volte Madonna
Madonna (scultura, elemento d'insieme) di Agostino di Duccio (attribuito) (seconda metà sec. XV)
Madonna (scultura, elemento d'insieme) by Agostino di Duccio (attribuito) (seconda metà sec. XV)
ca 1473-ca 1476
Rilievo in pietra caciolfa forse tagliato in basso e comunque ideato per una visione in scorcio dal basso
Facciata Maestà delle Volte (scultura)
991
00017186
10
1000017186
Il rilievo, insieme ad altri frammenti di stessa collocazione, doveva far parte della decorazione della facciata della Maestà delle Volte, eseguita da Agostino di Duccio a partire dal 1475. La costruzione dell’oratorio fu strettamente legata all’immagine a fresco, raffigurante la Madonna con il Bambino e i santi Lorenzo, Ercolano e Cristoforo, oggi conservata nel Museo Diocesano, che il Comune di Perugia aveva stabilito di far eseguire nel 1297 forse per recuperare un’area urbana degradata. L’immagine divenne oggetto di grande devozione, tanto da farvi erigere fin dal 1335 una Cappella. Nel XV secolo il Comune di Perugia e l’ordine servita si adoperarono per migliorarne la funzionalità e l’aspetto fino a chiamare lo stesso Agostino di Duccio, già attivo in città nell’oratorio di San Bernardino (1457-1461), nella cappella di San Lorenzo in San Domenico (1459) e nella porta di San Pietro (1473). Grazie al rinvenimento dell’atto di allogagione stipulato tra Agostino di Duccio e il Comune di Perugia datato nel 1475 si è fatta luce sulla esecuzione della grande impresa dello scultore per la Maestà delle Volte. Un’impresa che, tuttavia, ebbe vita breve, in quanto a seguito dei gravi danni arrecati alle strutture della chiesa da un incendio nel 1536, la facciata venne demolita nel 1566 e ricostruita su disegno di Bino Sozi. Da questo momento iniziò la dispersione dei vari frammenti, il cui recupero prenderà avvio solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento grazie all’attento lavoro di Mariano Guardabassi e Adamo Rossi. Quello in esame è entrato in Galleria nel 1954 quando è stato rimosso dal chiostro della canonica di San Lorenzo, ma pare che in precedenza si trovasse in una nicchia in una casa in porta Sant'Angelo (cfr. Garibaldi, 2015, pp. 575-589 con bibliografia precedente)
11F
Madonna
Rilievo in pietra caciolfa forse tagliato in basso e comunque ideato per una visione in scorcio dal basso
Madonna
Perugia (PG)
1000017186
scultura
proprietà Ente religioso cattolico
pietra calcarea/ scultura
bibliografia specifica: Cuccini G - 1990
bibliografia specifica: Garibaldi V - 2015
bibliografia specifica: Santi F - 1985
bibliografia specifica: Dipinti sculture ceramiche - 1994