Giudizio Universale (rilievo, insieme) by Maitani Lorenzo (e aiuti) (sec. XIV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1000059972-0 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
rilievo, insieme Giudizio Universale
Giudizio Universale (rilievo, insieme) by Maitani Lorenzo (e aiuti) (sec. XIV)
Giudizio Universale (rilievo, insieme) di Maitani Lorenzo (e aiuti) (sec. XIV)
post 1310-ante 1331
Lastra marmorea a bassorilievo posta a rivestimento di uno dei quattro pilastri della facciata. Le scene rappresentate si dispongono, in numero di dieci, ai lati di un motivo decorativo vegetale. Si tratta di tralci di vite, che formano nella zona centrale delle mandorle riempite da fogliame, i cui rami si allargano a inquadrare e racchiudere le scene, terminando in volute. In alto, al centro, è raffigurato Cristo, racchiuso in una mandorla sorretta da angeli
rilievo (insieme)
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De Francovich assegna senza alcun dubbio i due registri inferiori del quarto pilastro a Lorenzo Maitani, mettendo in evidenza alcuni particolari: la maestria (paragonata a quella del Pollaiolo) nell’esecuzione della figura maschile nuda che nella scena della “Resurrezione dei morti” sorge dal sarcofago a destra, in primo piano; la somiglianza tra il modellato dei nudi femminili e quello della figura di Eva nel primo pilastro; la vicinanza degli angeli a sinistra dei Reprobi e dei Dannati agli angeli dei rilievi della Genesi (primo pilastro); la somiglianza tra alcuni Dannati e la figura di Adamo, sempre nel primo pilastro. Le altre scene del quarto pilastro sarebbero invece state scolpite da uno dei collaboratori del Maitani, quello che lo studioso chiama “Terzo collaboratore”, tranne le tre figure nel quarto registro, assegnate al primo aiuto. Il terzo collaboratore è per De Francovich quello che stilisticamente si avvicina maggiormente al Maitani, anche se il panneggio “manieristico e dalle pieghe multiple e parallele” rivela una minore qualità della scultura. Una delle caratteristiche più evidenti di questo scultore è, secondo lo studioso, il rigonfiamento del torace e del ventre delle figure. In un articolo del 1939, Cellini concorda con la datazione espressa da De Francovich (post 1310), ma tende ad escludere l’intervento del Maitani e in generale di scultori di formazione senese. L’ipotesi dell’esecuzione dei primi registri da parte del Maitani è nuovamente ripresa da Carli (1947), che identifica l’artista senese con il Maestro della Genesi (autore di parte dei rilievi del primo pilastro) e ne coglie l’evoluzione stilistica: mentre nelle Storie della Genesi la scultura è improntata a un sottile pittoricismo, qui le drammatiche vicende rappresentate richiedono un senso plastico più energico e vigoroso; uno dei precedenti citati da Carli è la scultura di Giovanni Pisano, anche se la tradizione plastica maitanesca è di stampo prettamente senese e comunque diversa da quella di Giovanni Pisano
11 U 1 : 48 A 98 3
Giudizio Universale
Lastra marmorea a bassorilievo posta a rivestimento di uno dei quattro pilastri della facciata. Le scene rappresentate si dispongono, in numero di dieci, ai lati di un motivo decorativo vegetale. Si tratta di tralci di vite, che formano nella zona centrale delle mandorle riempite da fogliame, i cui rami si allargano a inquadrare e racchiudere le scene, terminando in volute. In alto, al centro, è raffigurato Cristo, racchiuso in una mandorla sorretta da angeli
Giudizio Universale
Orvieto (TR)
1000059972-0
rilievo
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
marmo/ scultura
bibliografia specifica: Carli E - 1947
bibliografia specifica: De Francovich G - 1928
bibliografia specifica: Fumi L - 1891
bibliografia specifica: Schmarsow A - 1938
bibliografia specifica: Martellotti G./ Rockwell P - 1988