Madonna con Bambino (gruppo scultoreo, opera isolata) by Andrea Pisano (attribuito) (metà sec. XIV)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1000061050 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
gruppo scultoreo, opera isolata Madonna con Bambino
Madonna con Bambino (gruppo scultoreo, opera isolata) di Andrea Pisano (attribuito) (metà sec. XIV)
Madonna con Bambino (gruppo scultoreo, opera isolata) by Andrea Pisano (attribuito) (metà sec. XIV)
ca 1347-ca 1347
La Madonna è in piedi e regge con la mano sinistra il figlio, che è seduto sul suo avambraccio. Il Bambino, volto verso di lei, le tocca un lembo della veste sullo scollo. La Madonna con leggero movimento ad "anchement", si volge verso il Bambino. Sopra la veste le ricade un mantello. I capelli sono raccolti indietro e fermati sulla fronte da una fettuccia, che trattiene anche un pesante velo sfrangiato lungo i lati che le ricade indietro. Sono presenti tracce di policromia
gruppo scultoreo (opera isolata)
16903
00061050
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1000061050
Franci riferisce la Madonna con Bambino e due angeli frammentari , prima di essere trasferiti nel museo, costituivao un unico gruppo scultoreo che si trovava in un tabernacolo all'interno della cattedrale. Le colonnine e le mensole d'imposta sarebbero quelle frammentarie tuttora conservate nel museo. La larghezza dell'impianto strutturale della scultura, la solidità delle masse, l'ampiezza dei panneggi contrastano con l'eccessiva levigatezza delle forme, con la minuzia descrittiva e raffinati grafismi cui ha indugiato lo scultore, ed è proprio questo il motivo per cui la critica per tanto tempo ha dibattuto intorno alla paternità dell'opera, riscontrandovi la mano di Andrea Pisano o quella di suo figlio Nino. Si tratta infatti di un'opera molto discussa dalla critica a partire dal 1933, anno in cui per la prima volta viene negata la tradizionale attribuzione a Nino Pisano. Layni e Cellini proprongono il nome di Andrea, oltre che per motivi stilistici ,entrambi gli studiosi rinvengono in alcuni documenti di pagamento contenuti nei registri dell'Opera del Duomo le basi per la loro attribuzione: i documenti, infatti, parlano di numerosi viaggi fatti da Andrea da Pisa per prendere una Maestà destinata ad Orvieto. Tale porposta attributiva per Lanyi sarebbe avvalorata anche dalle similitudini tra questa Madonna e le porte del Battistero di Firenze fuse in bronzo da Andrea. Cellini tenta una ricostruzione dell'interno gruppo scultoreo che si doveva trovare nella lunetta della porta di Postierla della cattaedrale di Orvieto, probabilmente tripartita da due colonnine tortili attualmente nel museo, ma facenti parte, secondo la ricostruzione del Monumento De Braye di Arnoflo di Cambio. Il gruppo secondo Cellini era costituito dalla Madonna con Bambino e da due angeli mutili conservati nello stesso museo. L'attribuzione ad Andrea è stata accolta dalla maggior parte della critica, solo Lavagnino, Toesca a Negri Arnoldi la credono opera di Nino
11F412
Madonna con Bambino
La Madonna è in piedi e regge con la mano sinistra il figlio, che è seduto sul suo avambraccio. Il Bambino, volto verso di lei, le tocca un lembo della veste sullo scollo. La Madonna con leggero movimento ad "anchement", si volge verso il Bambino. Sopra la veste le ricade un mantello. I capelli sono raccolti indietro e fermati sulla fronte da una fettuccia, che trattiene anche un pesante velo sfrangiato lungo i lati che le ricade indietro. Sono presenti tracce di policromia
Madonna con Bambino
Orvieto (TR)
1000061050
gruppo scultoreo
proprietà Ente religioso cattolico
marmo/ pittura
bibliografia specifica: Toesca P - 1951
bibliografia specifica: Cellini P - 1933
bibliografia specifica: Franci C - 1890
bibliografia specifica: Garzelli A - 1972
bibliografia specifica: Lanyi I - 1933
bibliografia specifica: Lavagnino E - 1952
bibliografia specifica: Negri Arnoldi F - 1968
bibliografia specifica: Toesca P - 1950
bibliografia specifica: Valentiner E. R - 1947
bibliografia specifica: Weinberger M - 1937
bibliografia specifica: Barsotti B./ Bertolini L./ Russoli F - 1946
bibliografia specifica: Barsotti R./ Bertolini L./ Russoli F - 1947