croce dipinta, opera isolata - ambito spoletino (sec. XIII)
https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1000061062 an entity of type: HistoricOrArtisticProperty
croce dipinta, opera isolata
croce dipinta, opera isolata - ambito spoletino (sec. XIII)
croce dipinta, opera isolata - ambito spoletino (sec. XIII)
ca 1250-ca 1260
Sulla croce è dipinto Cristo morto. Il suo corpo segna una lieve curva sul legno azzurro contornato di rosa della croce. Indossa un perizoma verde chiarissimo listato. Ai due lati dei bracci della croce la Madonna e San Giovanni, rappresentati a mezza figura, sono nei classici atteggiamenti di dolori diffusi nell'iconografia cappadocica, simmetrica. La Madonna piange metre supllica con la mano destra e si porta un fazzoletto bianco al viso con l'altra mano. San Giovanni le risponde simmetricamente alzando la mano destra a sorreggere il viso piangente e tenendo l'altra mano accostata la petto. Sulla cimasa è raffigurato il Cristo benedicente seduto, appoggiato su due archibaleni, in juna mandorla sorretto da due angeli in volo, secondo l'iconografia bizantina. In basso, alla base, sempre secondo la tipologia bizantina, è raffigurato schematicamente il Golgota, con la caverna e il teschio di Adamo sopra il quale cade il sangue di Cristo. Si tratta di un'immagine sporadicamente diffusa. L'albero della croce è contornato da un bordo geometrico rosa e azzurro, come in motle croci spoletine
croce dipinta (opera isolata)
16915
00061062
10
1000061062
La croce dipinta si trovava originariamente nel coro della chiesa del monanstero di San Lodovico, presso Orvieto. Il crocifisso è una testimonianza, insieme ad un altro folto gruppo di croci spoletine, della diffusione dell'arte di Giunta Pisano in Umbria, dove lavorò nel 1236. La prima attribuzione spetta al Franci, seguito da Perali che lo credette opera di Margaritone d'Arezzo; Van Marle, invece, propone il nome di Coppo di Marcovaldo o al figlio Salerno; mentre la Sandberg Vavalà propone i pittori spoletini Simone e Machilone, per le affinità di quest'opera con un gruppo di croci spoletine simili per iconografia e caratteri stilistici. La Garzelli vede l'intervento di un pittore della scuola di Simone e Machilone
Sulla croce è dipinto Cristo morto. Il suo corpo segna una lieve curva sul legno azzurro contornato di rosa della croce. Indossa un perizoma verde chiarissimo listato. Ai due lati dei bracci della croce la Madonna e San Giovanni, rappresentati a mezza figura, sono nei classici atteggiamenti di dolori diffusi nell'iconografia cappadocica, simmetrica. La Madonna piange metre supllica con la mano destra e si porta un fazzoletto bianco al viso con l'altra mano. San Giovanni le risponde simmetricamente alzando la mano destra a sorreggere il viso piangente e tenendo l'altra mano accostata la petto. Sulla cimasa è raffigurato il Cristo benedicente seduto, appoggiato su due archibaleni, in juna mandorla sorretto da due angeli in volo, secondo l'iconografia bizantina. In basso, alla base, sempre secondo la tipologia bizantina, è raffigurato schematicamente il Golgota, con la caverna e il teschio di Adamo sopra il quale cade il sangue di Cristo. Si tratta di un'immagine sporadicamente diffusa. L'albero della croce è contornato da un bordo geometrico rosa e azzurro, come in motle croci spoletine
croce dipinta
Orvieto (TR)
1000061062
croce dipinta
proprietà Ente religioso cattolico
tavola
tela/ pittura a tempera
bibliografia specifica: Sandberg Vavalà E - 1929
bibliografia specifica: Van Marle R - 1932
bibliografia specifica: Bernardini G - 1906
bibliografia specifica: Franci C - 1890
bibliografia specifica: Garzelli A - 1972
bibliografia specifica: Perali P - 1919
bibliografia specifica: Toesca P - 1965