San Filippo (statua, pendant) di Mochi Francesco (attribuito) (sec. XVII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1000064816 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

statua, pendant San Filippo
enit
San Filippo (statua, pendant) di Mochi Francesco (attribuito) (sec. XVII) 
1609-1610 
Figura frontale di uomo stempiato con folta barba e capelli ricciuti, fronte corrugata e bocca aperta; la testa è rivolta a sinistra verso il braccio proteso in avanti in atto di predicare. Sotto il braccio destro si stringe un libro chiuso e una croce astile. Il mantello è fermato al petto da un nodo e avvolge quasi completamente la figura, lasciando scoperta parte della gamba destra e i piedi nudi 
statua (pendant) 
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L'apostolo Filippo non ha un'iconografia fissa, può essere rappresentato in età giovanile o matura, con o senza barba, ma suo attributo abituale è la croce a ricordo del martirio subito. La statua di Orvieto venne realizzata da Francesco Mochi, scultore toscano formatosi a Firenze, guardando in particolare al Gianbologna, e a Roma, come aiuto di Camillo Mariani. Per il Duomo di Orvieto il Mochi aveva scolpito il gruppo dell'Angelo e l'Annunziata (1603-1608). La statua di S. Filippo gli venne commissionata dai Soprastanti dell'Opera nel maggio del 1609 e nel novembre dell'anno seguente venne collocata a ridosso della quarta colonna di sinistra della navata centrale (Clementini, c. 41; Majoli, 1829, 1945, p. 38; fotografia in Fumi, 1891), secondo il progetto di Ippolito Scalza del 1563-65, che prevedeva una serie di dodici statue di apostoli da collocarsi lungo la navata centrale. Nel 1897 insieme alle altre statue venne trasferita al Palazzo Soliano, adibito a Museo dell'Opera con l'intento di restituire al Duomo i suoi connotati gotici (A.O.D. Orvieto, busta 29, fasc. XI). Tra il Mochi e l'Opera nacque una controversia riguardante il prezzo della statua, che per i Soprastanti non doveva superare i 600 scudi, cioè quanto aveva ricevuto il Giambologna per la statua del S. Matteo (A.O.D. Orvieto, Rif. 1605-30, c.63 t., c.89). Si giunse ad una causa presso il Tribunale della Sacra Rota a Roma, la quale si concluse nel 1614 quando fu concordato "che al Mochi se diano in tutto piastre seicentocinquanta per fattura della statua di S. Filippo" (A.O.D.Orvieto, Rif. del 14 febbraio 1614, ivi, c. 146 t.). Il Clementini (c.41) e Della Valle (1791, pp. 169, 230) sottolineano la potenza espressiva dell'Apostolo, definito "di gran forza e lavoro e studio" che "non manca di espressione e artificio" 
11 H (FILIPPO) 
San Filippo 
Figura frontale di uomo stempiato con folta barba e capelli ricciuti, fronte corrugata e bocca aperta; la testa è rivolta a sinistra verso il braccio proteso in avanti in atto di predicare. Sotto il braccio destro si stringe un libro chiuso e una croce astile. Il mantello è fermato al petto da un nodo e avvolge quasi completamente la figura, lasciando scoperta parte della gamba destra e i piedi nudi 
San Filippo 
Orvieto (TR) 
1000064816 
statua 
proprietà Ente religioso cattolico 
marmo bianco 
bibliografia di confronto: AA.VV - 1963 
bibliografia di confronto: AA.VV - 1981 
bibliografia di confronto: Reau L - 1955-1959 
bibliografia di confronto: Fumi L - 1891 
bibliografia di confronto: Garzelli A - 1972 
bibliografia di confronto: Della Valle G - 1791 
bibliografia di confronto: Luzi L - 1866 
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seguo le relazioni inverse