siringa tra ramoscelli di lauro (decorazione pittorica, ciclo) by Leopardi Marcello (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)
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decorazione pittorica, ciclo siringa tra ramoscelli di lauro
siringa tra ramoscelli di lauro (decorazione pittorica, ciclo) by Leopardi Marcello (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)
siringa tra ramoscelli di lauro (decorazione pittorica, ciclo) di Leopardi Marcello (attribuito) (seconda metà sec. XVIII)
post 1750-ante 1796
Centrale, motivo decorativo di siringa avvolta da nastro e compresa tra ra moscelli di alloro nelle 3 altre lunette sono inclusi altri oggetti simbol ici: una clava, un arco e dei piatti musicali
decorazione pittorica (ciclo)
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I dipinti ornano le pareti interne e la calotta del piccolo edificio a pia nta poligonale annesso alla Villa, sul suo lato O-SO. Una serie di finte s tatue raffiguranti Ercole, Diana, Minerva e Meleagro, personaggi mitologic i che qui simboleggiano le virtù complementari della forza morale, della c astità, della sapienza e dell'audacia, ornano le pareti. La cupola ribassa ta è invece decorata dal gruppo di Cupido in volo insieme a 2 putti dispen satori di fiori: la composizione allude alle gioie che l'amore riserva e c he completano quelle derivanti dalla conoscienza. Interessante notare come la figura principale mostri notevoli analogie con i numerosi studi di "An geli in volo" inclusi tra i 31 disegni di Marcello Leopardi che compongono l'album donato all'Accademia di Belle Arti di PG dall'intagliatore Federi co Benvenuti nel 1877, e parzialmente pubblicati da Francesca Cristoferi: essi sono in gran parte riferibili agli affreschi delle volte delle navate laterali del duomo perugino realizzati dal Leopardi tra il 1782 e il 1789 . Su unghie e pennacchi della cupola, completano la decorazione grottesche e candelabre. E' documentato che gli Oddi utilizzarono l'edificio come sa la di studio e biblioteca, e così è ricordata anche dall'Ansidei, nel suo poema celebrativo dedicato alla Villa del Colle nel 1835 (cfr.Maovaz-Ranfa - Romano, 1998, p.8ss.). In seguito a tale utilizzo, l'ambiente venne deco rato secondo il gusto neoclassico, probabilmente ad opera di Marcello Leop ardi (1750 ca-1796), pittore marchigiano ma di formazione romana, attivo a Perugia a partire dagli anni '80 del XVIII secolo e impegnato in importan ti commissioni nel duomo, in varie chiese, oratori e palazzi nobiliari del la città (v. Cristoferi F., 1978, pp.175-186); oltre che a Foligno, dove g li affreschi di palazzo Lezi-Marchetti sono considerati il suo capolavoro (cfr.Pittura Italia Settecento, 1989, p.339). Il leopardi fu un decoratore già decisamente neoclassico, e determinanti furono per la sua aggirnata p reparazione i contatti e le continue frequentazioni con l'ambiente romano: prima l'alunnato presso Tommaso Conca, poi l'esperienza dell'Accademia de i Pensieri con Felice Giani, esperienza orientata verso un neoclassicismo autoctono sensibile agli stimoli della grande pittura italiana del XVI e X VII secolo. Nel Leopardi questa esperienza approderà ad un classicismo neo -carraccesco aggiornato sugli insegnamenti del Mengs e sulle scoperte arch eologiche di Ercolano, in grado di offrire soluzioni decorative originali in linea con il gusto e con le produzioni più alla moda della capitale. Riguardo alle vicende storiche che interessano la Villa, i suoi giardini e le dipendenze, ricordiamo che è nel corso del XVIII secolo che il parco, originariamente limitato al parterre all'italiana sul lato N-NE della Vill a, subisce notevoli trasformazioni in base ad un articolato progetto aggio rnato al nuovo stile francese che amplificava, sulla scala del grandioso e del monumentale, l'impianto formale ripreso dal giardino all'italiana. Ri guardo a tale progetto ci sono pervenuti 12 disegni - acquisiti dalla Sopr intendenza B.a.a.a.s. dell'Umbria e recentemente pubblicati nel testo di M aovaz, Ranfa e Romano (Maovaz M., Ranfa A., Romano B., Studio preliminare sul restauro del Giardino storico e del parco di "Villa del Colle del Card inale", 1998, pp.11 ss.) - a firma "Capitano Adriani" e "Giuseppe Alemanni ". Evidentemente ispirati, con puntuali corrispondenze, al trattato settec entesco "La theorie et la pratique du Jardinage" di Antoine Joseph Dezalli er D'Argenville, essi forniscono indicazioni utili a ricostruire i princip ali interventi effettuati tra il 1729 - anno cui risale la già menzionata mappa catastale Chiesa dove tali interventi non risultano ancora realizzat i, mentre ben evidenziato è il parterre cinquecentesco a NE - ed il 1795 c ui datano alcuni dei progetti menzionati. Si tratta in particolare della r ealizzazione del giardino pensile con ninfeo sul lato S-SO della Villa, de l Giardino d'Inverno su quello S-SE ad una quota superiore e dell'allestim ento della maestosa emiciclica "Piazza grande" inserita, con fine scenogra fico e prospettico, altermine del viale d'accesso, oltre al rinnovamento d elle zone già esistenti secondo il nuovo gusto. Dunque, a partire da quest a fase, si procede ad una ridefinizione dell'area circostante la Villa e c ompresa entro il quadrilatero indivuaduato ai vertici dai 4 annessi princi pali ed originari, pianificata secondo schemi articolati a diversi livelli del parco e progettati per rispondere alle varie esigenze, a partire da q uella estetica di fornire prospettive allettanti e scenografiche dell'edif icio e del giardino, a quella funzionale di rendere fruibile il parco nell e diverse stagioni e di fornire apparati specifici per le varie attività l udiche e ricreative. Con il secolo successivo, sull'onda delle
siringa tra ramoscelli di lauro
Centrale, motivo decorativo di siringa avvolta da nastro e compresa tra ra moscelli di alloro nelle 3 altre lunette sono inclusi altri oggetti simbol ici: una clava, un arco e dei piatti musicali
siringa tra ramoscelli di lauro
Perugia (PG)
1000078737
decorazione pittorica
proprietà Stato
intonaco/ pittura a tempera
bibliografia specifica: Canuti F - 1926
bibliografia specifica: Lupattelli A - 1893