Ardimento, Fedeltà, Lavoro, Maternità, Eroe antico (monumento ai caduti - a cippo, insieme) by Giuseppe Guastalla (secondo quarto sec. XX)

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monumento ai caduti, a cippo, insieme Ardimento, Fedeltà, Lavoro, Maternità, Eroe antico
Ardimento, Fedeltà, Lavoro, Maternità, Eroe antico (monumento ai caduti - a cippo, insieme) di Giuseppe Guastalla (secondo quarto sec. XX) 
Ardimento, Fedeltà, Lavoro, Maternità, Eroe antico (monumento ai caduti - a cippo, insieme) by Giuseppe Guastalla (secondo quarto sec. XX) 
31/08/1925-24/05/1926 
Il Monumento è collocato all'entrata dei giardini pubblici in una prospettiva ambientale suggestiva ed è delimitato da una cancellata in ferro battuto che ne assicura l'adeguato rispetto e conservazione. E' un monumento a cippo, a base quadrandolare sulla quale si imposta uno sviluppo verticale con ai quattro angoli l'inserimento di altrettante allegorie bronzee (ardimento, fedeltà, lavoro e maternità). L'intero monumento è in travertino ed ha sul prospetto frontale e posteriore due pannelli marmorei con incisi i nomi dei caduti. Sulla cimasa troviamo un doppio rilievo con rappresentato l'eroe antico. Le uniche decorazioni in travertino sono due festoni alla base e tre ghirlande in ogni fianco; il tutto si imposta in un'ampia scalinata che ne aumentà la maestosità. Ai piedi del monumento una lastra in marmo con iscrizioni bronzee ricorda i caduti del mare 
monumento ai caduti (a cippo, insieme) 
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La genesi del monumento comincia da un concorso indetto nel 1923 che si esplicò di tre diverse fasi, data l'importanza del monumento rappresentativo della nuova Provincia nascente e che vide come vincitore Giuseppe Guastalla il 5 aprile del 1924 (secondo classificato l'Arch. Cesare Bazzani che realizzò il monumento di Montecastilli - in commissione anche l'Arch. Alessandro Limongelli, autore di quello di Acquasparta). Il monumento come previsto già in fase di bando di gara, era progettato per Piazza Tacito, dove stette fino al 1932 per poi essere trasferito nella sua attuale collocazione. La generosa documentazione trovata (compresa la relazione dell'autore) ci permette di ricostruire le vicende storiche dalla posa della prima pietra, alla quale presenziò il Re Vittorio Emanuele III. Il monumento viene consegnato al Comune nel gennaio del 1927 ed inaugurato il 28 agosto. Sebbene originariamente progettato per piazza Tacito, il monumento ad oggi risulta tutt'altro che decontestualizzato: la nuova collocazione e la conseguente riorganizzazione urbanistica hanno determinato maestosità e spazio al contesto, contribuendo ad aggiungere adeguata valorizzazioneall'opera stessa e determinando un'area nella quale i nomi dei caduti trovano onore e, al tempo stesso, la cittadinanza può commemorarli. In un periodo successivo, presumibilmente negli anni 50 del '900, il sito venne arricchito da tre statue prospicienti il monumento (scultore: Aurelio de Felice), oltre ad una lapide che riporta nomi dei caduti nella Seconda Guerra Mondiale. Giuseppe Guastalla, autore del monumento, ha una formazione di tipo romano (studiò a lungo con Ettore Ferrari), le cui caratteristiche ben si evidenziano nel'opera con i suoi tratti veristi tardo ottocenteschi 
allegoria del lavoro: 47D(+21) 
allegoria dell'ardimento: 5(+4) 
allegoria dell'offerta-madrepatria: 42B121 
allegoria della fedeltà: 57A62 
allegoria del soldato come eroe antico: 45B:5(+2):12B13 
Maternità 
Fedeltà 
Ardimento 
Lavoro 
Eroe antico 
Il Monumento è collocato all'entrata dei giardini pubblici in una prospettiva ambientale suggestiva ed è delimitato da una cancellata in ferro battuto che ne assicura l'adeguato rispetto e conservazione. E' un monumento a cippo, a base quadrandolare sulla quale si imposta uno sviluppo verticale con ai quattro angoli l'inserimento di altrettante allegorie bronzee (ardimento, fedeltà, lavoro e maternità). L'intero monumento è in travertino ed ha sul prospetto frontale e posteriore due pannelli marmorei con incisi i nomi dei caduti. Sulla cimasa troviamo un doppio rilievo con rappresentato l'eroe antico. Le uniche decorazioni in travertino sono due festoni alla base e tre ghirlande in ogni fianco; il tutto si imposta in un'ampia scalinata che ne aumentà la maestosità. Ai piedi del monumento una lastra in marmo con iscrizioni bronzee ricorda i caduti del mare 
Ardimento ; Fedeltà ; Lavoro ; Maternità ; Eroe antico 
Terni (TR) 
1000196841 
monumento ai caduti a cippo 
proprietà Ente pubblico territoriale 
bronzo/ fusione 
marmo bianco/ incisione 
travertino/ sagomatura 
bibliografia specifica: Maggiolini, Paolo - 2013 

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