vedute di Roma (stipo) - bottega romana (sec. XVII)

https://w3id.org/arco/resource/HistoricOrArtisticProperty/1100205495 entità di tipo: HistoricOrArtisticProperty

stipo vedute di Roma
enit
vedute di Roma (stipo) - bottega romana (sec. XVII) 
post 1655-ca 1667 
Quattro pomelli in metallo dorato costituiscono l'appoggio della rigorosa struttura parallepipeda dello stipo in ebano che alloggia dodici cassetti riquadrati da cornici modanate. I cassetti sono decorati ciascuno con una veduta di Roma dipinta su pergamena 
stipo 
inv., n. I.P.88 
00205495 
11 
1100205495 
L'usanza di decorare il fronte di stipi e studioli con placche raffiguranti vedute dell'urbe deve essere fatta risalire agli anni Sessanta del Seicento, come si può vedere nella parte interna dello stipo eseguito dall'ebanista Giacomo Herman nel 1668 e attualmente al Kunsthistorisches Museum di Vienna (Gonzales-Palacios, 1984). Va inoltre notato che il tipo di veduta che tende a riprodurre in maniera pressochè fedele il luogo rappresentato si afferma a Roma attorno agli anni Trenta del Seicento, con la presenza a Roma del pittore strasburghese Willhelm Baur. Tipico delle vedute del Baur è anche il punto di vista leggermente rialzato e l'attenzione per particolari descrittivi che indugiano sulla raffigurazione di personaggi nobili colti in vari atteggiamenti. Anche le vedute che decorano il fronte dello stipo in esame, realizzate a tempera su pergamena, sono caratterizzate dallo stesso tipo di impaginazione, dalla fedeltà nella rappresentazione degli edifici e dei contesti architettonici, nonchè dall'attenzione per l'elemento umano. Più precise indicazioni per la datazione dello stipo tra il 1665 e il 1667 sono fornite da alcuni elementi desumibili dalle stesse vedute dell'urbe inserite sul fronte. Infatti in una delle vedute in cui è raffigurata la Porta del Popolo si può notare l'assetto della porta a seguito del restauro effettuato nel 1665, in occasione dell'ingresso della Regina Cristina di Svezia e in quella raffigurante la piazza antistante la basilica di San Pietro non è ancora visibile il colonnato berniniano, inaugurato nel 1667 (Colle, 1998) 
vedute di Roma 
Quattro pomelli in metallo dorato costituiscono l'appoggio della rigorosa struttura parallepipeda dello stipo in ebano che alloggia dodici cassetti riquadrati da cornici modanate. I cassetti sono decorati ciascuno con una veduta di Roma dipinta su pergamena 
vedute di Roma 
Pesaro (PU) 
1100205495 
stipo 
proprietà Ente pubblico territoriale 
pergamena/ pittura a tempera 
legno/ impiallacciatura in ebano 
metallo/ fusione/ cesellatura/ doratura 
bibliografia di confronto: Gonzáles-Palacios A - 1984 
bibliografia specifica: tesori collezione - 1998 
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seguo le relazioni inverse